Il Napoli si lecca le ferite. Certo serviva un’impresa per riuscire a battere (o a pareggiare) con il Barcellona, ma i novanta minuti del Camp Nou lasciano l’amaro in bocca. La squadra di casa non è sembrata la corazzata imbattibile degli altri anni, e pesa anche qualche controversa decisione arbitrale.
Il tweet di Alvino
Sui social è il giornalista e tifosi del Napoli, Carlo Alvino, a esprimere la frustrazione per l’eliminazione dalla Champions League: “Sto fatto dell’uscire a testa alta è una storia talmente trita e ritrita che proprio non riesco a mandarla giù. Primo gol da annulla ma se per mezz’ora contro i “mostri” ti addormenti è giusto uscire. Per me si è persa un’occasione storica. Utile per crescere”.
Un’analisi che però crea più di una polemica nel mondo del tifo partenopeo: “La verità sta tutta nei numeri – scrive Michele – Loro tre tiri a porta e tre gol. Noi dieci minuti buoni senza concretizzare le occasioni. Bisogna ancora crescere”. Ma la critiche verso la squadra di Gattuso non mancano: “Il Napoli sul più bello delude sempre. Non è competitivo e non impara mai dagli errori. E senza attaccante è impossibile qualsiasi ambizioni”.
Mancanza di personalità
In molti reputano i giocatori del Napoli non all’altezza di certi palcoscenici come fa notare Enry: “Mancano personalità, carattere, furia agonistica. Alcuni dei nostri non hanno idea di cosa significa giocare in certe occasioni”. E Massimo fa notare alcuni limite del passato: “Il troppo specchiarsi e alcuni dei nostri non capiscono che il calcio in alcuni momenti non è fare la cosa esteticamente bella ma la cosa più utile”.
Basta scuse
Per molti tifosi è arrivato il momento della verità e di dire basta alle occasioni sprecate: “Si chiama personalità – sottolinea Antonio – quella o la tiene o non la tieni. C’è poco da fare. Ormai è un difetto che ci portiamo avanti da sempre. Il Barca di quest’anno è poca cosa comparato a quello di 10 anni fa e avevano 11 giocatori contati. Ingiustificabili quei 30 minuti”. E ancora: “Però che si cresce, che si migliori realmente, ci sta un mercato da fare e delle valutazioni, basta vivere di ringraziamenti, giusto staccarsi da certi elementi se oltre non riesco ad andare. Oggi il reparto offensivo non è da top team”.