Adesso è tutto fatto. E pure prima del previsto. Mario Balotelli e il Brescia si sono detti sì prima del weekend, quando era in calendario l’incontro tra Massimo Cellino e l’agente dell’attaccante, Mino Raiola.
La storica scaramanzia dello stesso Cellino ha però fatto anticipare i tempi, perché l’ex presidente del Cagliari ha voluto siglare l’accordo prima che scoccasse il 17 agosto. L’intesa è stata trovata nella serata di venerdì 16, ma l’annuncio, sempre per motivi scaramantici, verrà dato domenica. Balotelli firmerà un contratto di tre anni che si rinnoverà dopo la prima stagione in caso di permanenza del Brescia in Serie A. Ingaggio da 3 milioni di euro la prima stagione, che diventerebbero 4,5 nei successivi due anni qualora il Brescia dovesse rimanere in massima serie.
Definito quindi il ritorno in Serie A, dopo tre anni dalla stagione giocata nel Milan in prestito dal Liverpool, di uno dei giocatori più chiacchierati degli ultimi dieci anni del calcio italiano. Un ritorno particolare, visto che Super Mario è bresciano d’adozione, essendosi trasferito in città con i genitori all’età di tre anni da Palermo e visto che siamo nella stagione che porterà all’Europeo, la manifestazione che nel 2012 consacrò Balotelli a livello internazionale.
Conquistare Roberto Mancini, che lo aveva incluso nelle prime convocazioni della propria gestione, è la missione di Balotelli, che allunga l’elenco dei campioni che hanno indossato la maglia del Brescia nella parte centrale o finale della propria carriera, da Evaristo Beccalossi a Pep Guardiola, fino a Roberto Baggio. A rendere possibile l’affare anche la rinuncia del Flamengo. Il club brasiliano aveva trattato Balotelli con Raiola, salvo arrendersi di fronte alla distanza economica tra la richiesta d’ingaggio dell’entourage del giocatore, svincolato dopo la fine dell’esperienza al Marsiglia, e le possibilità del Flamengo.
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