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Balotelli, appello a Gattuso: le parole sulla Nazionale, il retroscena sulla Juventus, il dramma del figlio

L'ultimo sogno di SuperMario, giocare un'altra partita con la maglia dell'Italia: "Oggi non c'è più attaccamento". La confessione su Lion, che non riesce a vedere quanto vorrebbe.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

S’è presentato sul palco con la tuta dell’Italia, a testimoniare un amore che non si spegnerà mai. E anche un desiderio, un ultimo ballo, per dire addio a quei colori a cui tanto è affezionato e che spesso lo hanno visto oggetto di feroci discussioni, non solo di stampo calcistico. Mario Balotelli tra i più acclamati a Trento nella giornata finale del Festival dello Sport, la grande kermesse che ha portato nel capoluogo trentino una serie di importanti personaggi di ogni disciplina. Letteralmente delirante l’affetto degli appassionati per SuperMario, l’ex bad boy che oggi dispensa “buoni consigli”.

Balotelli e l’attaccamento alla Nazionale che manca

Sembra quasi un vecchio saggio, “Balo”, quando ha parlato di scarso attaccamento dei giocatori di oggi verso la Nazionale. “Per me è stato un passaggio fondamentale. Non voglio polemizzare, ma mi sembra che non ci sia più quell’attaccamento che avevamo noi. Quando andavo in Nazionale ero fiero di giocare per l’Italia, il mio paese. Lo volevo a ogni costo”, il suo attacco. Con tanto di appello al Ct: “Mi piacerebbe giocare ancora una partita in Nazionale”. A proposito: ma perché è finito tutto all’improvviso? Non so bene perchè, veri problemi non ce ne sono stati. Non piacevo al blocco della Juve? Non lo so, non posso dirlo, avevo buoni rapporti con tutti”.

La rivelazione di Mario: “Ero della Juve, era fatta”

Sempre a proposito di Juventus, ecco servito su un piatto d’argento un retroscena clamoroso: “Dopo la fine della mia esperienza al Manchester City era fatta, dovevo andare alla Juve. Ero già in viaggio per Torino, poi a un certo punto Raiola mi ha mandato al Milan“. Sliding doors di una carriera di prestigio che ha avuto nel Genoa l’ultima tappa. Per il momento. “Ho ricevuto qualche offerta dall’estero, nessuna dall’Italia. Ho detto di no a tutti, per il momento. A questo punto preferisco aspettare gennaio, fisicamente sto bene, mi alleno tutti i giorni. Aspetto l’offerta giusta”.

Balotelli: il rapporto con la figlia Pia e quello con Lion

Balotelli prolisso su ogni argomento. Tranne che sulla questione volontariato per i bambini, figlia della “messa in prova” seguita a un incidente stradale di due anni fa a Brescia, dopo cui rifiutò di fare l’alcol test. “Non ha senso parlare di questo, non mi è mai piaciuto”. Ma in realtà sta proseguendo la sua attività presso un’associazione di Mompiano, pur essendo finito il suo periodo d’obbligo. C’è una questione che, più di tutte, lo attanaglia: “Ho un rapporto bellissimo con mia figlia Pia, ormai è grande. Mio figlio Lion purtroppo non l’ho visto tantissimo per scelte della madre (la modella Clelia Carleen, ndr). La settimana prossima verrà a casa mia, sono scelte di fronte alle quali purtroppo non ho potuto far niente”.

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