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Bartomeu contro Arthur: "Comportamento inaccettabile"

Il presidente del Barcellona si scaglia contro Arthur: "Non è tornato dal Brasile nonostante avessimo concordato la permanenza fino a fine stagione".

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Bartomeu contro Arthur: "Comportamento inaccettabile" Fonte: Getty Images

Esplode il caso Arthur al Barcellona: il centrocampista – già promesso sposo della Juventus da cui arriverà Pjanic – non è infatti tornato dalla vacanza in Brasile per aggregarsi alla squadra in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma sabato 8 agosto al ‘Camp Nou’ contro il Napoli.

Un comportamento che non è affatto andato giù al presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu, che ai microfoni di ‘Sport’ ha ricostruito la vicenda. “Avevamo raggiunto un accordo sul fatto che avrebbe continuato a giocare con noi fino al termine della stagione, sia in campionato che in Champions League. E’ un giocatore che nella squadra ha una certa importanza e potrebbe aiutarci, però non è tornato dalla mini-vacanza. È un atto inaccettabile di indisciplina. Ed è per questo che abbiamo aperto un’inchiesta, perché non esiste alcun motivo che giustifichi la sua assenza”.

Arthur ritiene che il suo tempo al Barcellona sia finito, a differenza di Pjanic che sarà a disposizione di Sarri per la sfida contro il Lione. “Arthur ha chiamato Abidal senza dargli una motivazione specifica. Semplicemente ha deciso di non rientrare perché crede che il suo tempo qui con noi sia giunto al termine. Suppongo che al momento della partenza per il Brasile avrà pensato di prolungare la sua vacanza lì. Questo ci costringe ad avviare un procedimento disciplinare perché deve scendere in campo col Barcellona fino al momento in cui la competizione si esaurisce, come farà Pjanic. C’è stato un patto tra i club”.

“Bisogna analizzare cosa è successo e cercare di conoscere le cause. Se le motivazioni date dal giocatore non sono giustificate, ci sarà sicuramente una sanzione economica. Un lavoratore, se non lavora, non viene pagato. Si tratta di una mancanza di rispetto verso i suoi compagni di squadra che vogliono fare bene in Champions, e anche verso la società. Non è logico che, giocando una competizione così importante, un giocatore decida di tirarsi indietro. È ingiustificabile e totalmente incomprensibile. Non sarà a disposizione perché ha deciso di non tornare. Ci ha detto: ‘Non torno, resto in Brasile’. E’ una decisione tutta sua, nessuno gli ha dato il permesso”.

L’addio di Arthur ha radici anche economiche che lo hanno spinto a scegliere la Juventus. “Arthur voleva andare via. Qui non si era affermato come giocatore indiscutibile e sembrava che la Juventus gli garantisse un posto da titolare. Inoltre in Italia guadagnerà il triplo dello stipendio: la tassazione italiana è più vantaggiosa in questo senso ed è più facile per le squadre avere giocatori ad un costo più conveniente. Ed è per questo che parte”.

L’assenza di Arthur sarà una bella gatta da pelare per il tecnico Setien, che contro il Napoli dovrà fare a meno anche degli squalificati Vidal e Busquets, con De Jong che non è al meglio dal punto di vista fisico. Centrocampo tutto da reinventare per difendere l’1-1 del ‘San Paolo’ e volare alla Final Eight.

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