Tra Nicolò Bulega e la Desmosedici GP25 è scattato un primo feeling positivo, stando ai riscontri dei test di Jerez a cui il vicecampione di Superbike era chiamato anche con la prospettiva di sostituire l’infortunato Marc Marquez per il finale di stagione 2025 in MotoGP. E così sarà: il 26enne verrà schierato dal team ufficiale Ducati per gli appuntamenti di Portimao e di Valencia che chiuderanno il campionato, al fianco di Francesco Bagnaia.
- Ducati conferma Bulega come sostituto di Marquez
- L'ottimo riscontro in pista di Bulega con la Ducati MotoGP
- Bulega può essere il futuro di Ducati in MotoGP?
- Le pressioni su Bagnaia e un 2027 che potrebbe stravolgere le squadre
Ducati conferma Bulega come sostituto di Marquez
In Portogallo Bulega festeggerà inoltre la sua 100esima gara nel motomondiale, se si sommano le 50 in carriera Moto3 e le 49 in Moto2, come ha sottolineato la casa di Borgo Panigale nel comunicato che ha ufficializzato la sostituzione dell’infortunato Marquez.
Un traguardo simbolico per il pilota di Montecchio Emilia, che comunque era stato già ingaggiato da Ducati per fare da tester per il team ufficiale in MotoGP nel 2026, una stagione dove a detta del triplice campione Superbike Toprak Razgatlioglu, Bulega si “annoierà” nel Mondiale delle derivate “e le vincerà tutte” senza il suo acerrimo rivale turco, che nella prossima stagione verrà contestualmente promosso in MotoGP con le Yamaha schierate da Pramac.
L’ottimo riscontro in pista di Bulega con la Ducati MotoGP
Qui sorgerebbe una domanda: dopo essere stato mattatore nelle ultime stagioni di SBK, avvicinandosi al titolo ma nel frattempo facendo man bassa di vittorie, per Bulega potrebbe aprirsi un futuro in MotoGP? Una ipotesi che potrebbe essere alimentata dall’ottimo esito del test a Jerez, che funge da prova per le mescole Michelin del fornitore ufficiale del mondiale.
Pur con l’imprevisto della pioggia che ha un po’ condizionato il programma su pista della Ducati, il pilota oltre a provare la Panigale V4 R con le gomme della casa francese che dal 2027 sostituirà Pirelli nel Mondiale Superbike (e la multinazionale lombarda che farà il percorso inverso, approdando in MotoGP), ha svolto una parentesi con la GP25, assieme all’altro collaudatore Michele Pirro (già sostituto di Marquez negli ultimi Gran Premi).
E da quanto si apprende in assenza di comunicazioni ufficiali, Bulega ha ottenuto il miglior tempo, con un riscontro sull’1:38.00, battendo di due decimi Pol Espargarò su KTM e migliorando di ben un secondo rispetto a Lorenzo Savadori per Aprilia.
Bulega può essere il futuro di Ducati in MotoGP?
Stando così le cose, questo spiegherebbe l’assenza di indugi da parte di Ducati nel confermare il pilota per le ultime due gare dell’anno sulla GP25. Certo, va detto che si è trattato di un breve test per il 26enne, giusto una mezza giornata questo giovedì, e va detto che ci sono diversi variabili da considerare nel risultato ottenuto, come la pista, le condizioni della stessa, il valore tecnico delle moto e così via.
Ma, fatti salvi questi presupposti, Borgo Panigale non affida certo le chiavi della sua GP25 al primo che passa. E Bulega non lo è di certo: vero che la Superbike, dove sta andando forte, è un mondo completamente diverso dalla MotoGP, con i mezzi che hanno caratteristiche tecniche profondamente differenti.
Ma parliamo di un pilota che a Ducati, dove milita dal 2022, ha regalato soddisfazioni notevoli nel Mondiale delle derivate di serie: “È il nostro pilota di riferimento”, ha spiegato il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna. E non va dimenticato che Borgo Panigale ha affidato a lui lo sviluppo della Desmosedici da 850cc che debutterà nel campionato 2027.
Stagione in cui lo stesso Bulega potrebbe fare il salto in MotoGP. Per contratto firmato con Ducati ciò potrebbe essere possibile se vincesse il titolo in Superbike, e le potenzialità le ha per farcela. Difficile immaginare però un approdo nel team ufficiale, quanto risulterebbe più fattibile nelle realtà satelliti.
Le pressioni su Bagnaia e un 2027 che potrebbe stravolgere le squadre
Ma cosa succederebbe se in Portogallo e in Spagna Bulega dimostrasse di avere un feeling migliore con la GP25 rispetto a Francesco Bagnaia, che con la moto di quest’anno ha avuto un rapporto conflittuale e inspiegabile (lo stesso Espargarò in una intervista in un podcast di recente ha definito la GP25 “non perfetta”), con pochissimi sprazzi di gioia?
In tal caso, dopo quella di Marquez per Pecco sarebbe un’altra pressione in più con cui fare i conti. Che già deve guardarsi le spalle per l’ascesa in Ducati di Fermin Aldeguer, molto apprezzato da Borgo Panigale.
Ma nella prossima stagione gli equilibri rimarranno sostanzialmente gli stessi di quest’anno. Il 2027 potrebbe invece aprire delle opportunità inedite, per Bulega, Bagnaia e anche Marquez (quest’anno si è parlato persino di un clamoroso ritorno in Honda per chiudere il cerchio). Intanto il vicecampione Superbike avrà il compito di “non fare una brutta figura” sulla moto del sette volte campione MotoGP, come lo stesso Bulega aveva detto in una intervista di qualche tempo fa ad AS. Ma un pochino di esperienza per evitare disastri l’ha fatta.
