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Caos tamponi, ecco cosa rischia adesso la Lazio

Investigatori inviati dalla Procura della Repubblica a Formello e Avellino.

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Ora la Lazio rischia tanto. Il caos tamponi, con tanto di intervento della polizia giudiziaria, potrebbe costare carissimo al club di Claudio Lotito che, al momento, si trova nell’occhio del ciclone.

Ad insinuare più di un dubbio alla giustizia sportiva e ordinaria è stato il diverso esito di alcuni tamponi. La Futura Diagnostica di Avellino, centro di fiducia della Lazio, ha decretato la totale negatività di alcuni tamponi, tra cui quello di Ciro Immobile. Synlab (il laboratorio di cui si serve abitualmente l’UEFA) e il Campus Biomedico di Roma hanno invece avuto esiti diversi, riscontrando delle positività.

Le positività in questione riguardano tre giocatori nello specifico (Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha), costretti a lasciare il ritiro di Formello e saltare la sfida con la Juventus. Immediato il sequestro di tutti i tamponi effettuati dalla Lazio, prontamente attuato dalla polizia giudiziaria (intervenuta sia a Formello che ad Avellino).

Ma cosa rischia la Lazio? Come riportato dalla La Gazzetta dello Sport, la prima colpa da imputare al club sarebbe la mancata comunicazione delle positività all’ASL, fatta solamente dal Campus Biomedico in un secondo momento. Un altro capo d’imputazione riguarda il mancato rispetto dell’isolamento di 10 giorni di coloro che sono risultati positivi, certificato proprio dalla presenza nella giornata di ieri di Immobile, Leiva e Strakosha a Formello.

Sul lato sportivo, l’articolo 8 delle norme emanate dal consiglio federale dell’8 giugno è chiaro: “La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.

Le sanzioni vanno dall’ammenda all’esclusione dal campionato, con in mezzo l’eventualità di una penalizzazione in classifica o della retrocessione. Inoltre, il Torino, ultimo avversario in campionato della Lazio, ha già presentato due esposti alla Procura Federale e non è da escludere che altre società, come il Bologna ad esempio, possano fare lo stesso.

Ovviamente tali violazioni abbracciano anche il campo penale con sanzioni che, ai sensi art. 55 dlgs. N. 81/2008, vanno dall’arresto del datore di lavoro da 3 a 6 mesi, a un’ammenda economica che può variare da 3.071,27 a 7.862,44 euro; il responsabile sanitario invece rischia un arresto fino a due mesi o un’ammenda da 368,56 a 1.474,21 euro.

Attenzione anche all’ipotesi di reato di epidemia colposa (ex art 452 c.p.) che avviene quando un contagiato sfugge alla misura restrittiva dell’isolamento e contagia altri individui.

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