Ci sarebbe (anche) la camorra dietro al clamoroso voltafaccia di Amin Younes, attaccante tedesco,ma di origini libanesi, in forza all’Ajax di Amsterdam: il classe 1993, che aveva messo nero su bianco con il Napoli, ci aveva ripensato, e a gennaio non si era unito al gruppo di Maurizio Sarri.
Nelle ultime ore in Olanda scrivono che alla base del repentino cambio di idea del giocatore non ci sarebbero motivi familiari. Sul diffusissimo quotidiano ‘Telegraaf’ si legge che il ragazzo sarebbe rimasto “turbato” da un incontro ravvicinato avuto con alcuni camorristi, o presunti tali, lo scorso gennaio, quando sbarcò nella città partenopea e sottoscrisse il contratto con il suo nuovo club salvo poi fare dietrofront. Ma non è tutto. Il giornale riporta dei virgolettati, attribuiti a Younes, all’interno dei quali si formulano giudizi poco lusinghieri su Napoli. Inoltre pare di capire che il colloquio con Sarri non sia stato dei migliori: Younes, che si augura di essere convocato dal commissario tedesco Joachim Loew per i campionati del mondo che si disputeranno in Russia, avrebbe avuto ben poche garanzie di essere impiegato con continuità. D’altro canto è noto come il tecnico toscano sia sempre restio quando c’è da cambiare qualcosa, soprattutto in un reparto avanzato che ha tre elementi di grandissimo livello quali interpreti: José Maria Callejon, Lorenzo Insigne e Dries Mertens.
Younes è rimasto in Olanda ma con l’Ajax la situazione non è certo delle migliori. Il giocatore è infatti stato relegato nella formazione Primavera per avere bellamente ignorato il tecnico Erik ten Hag, rifiutandosi di entrare in campo nel corso di un incontro. A luglio l’inquieto Amin dovrà presentarsi in ritiro con il Napoli: qualora non dovesse succedere si andrà incontro a un contenzioso, perché la società campana, giustamente vorrà riconosciuti i propri diritti.
SPORTAL.IT
