Antonio Conte prossimo commissario tecnico della Nazionale italiana. Non รจ una notizia vecchia di quasi quattro anni (quando lโallenatore originario di Lecce prese il posto di Cesare Prandelli in seguito al flop dei Mondiali 2014, i nostri ultimi del decennio), ma una reale suggestione, che ha ripreso quota in queste ore e che potrebbe diventare realtร da giugno in poi, ossia quando i campionati nazionali saranno finiti (e sarร esaurito anche il mandato ad interim di Luigi Di Biagio).
Lโapertura a un clamoroso Conte-bis รจ arrivata per voce del commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini, che ha parlato del futuro della panchina azzurra a margine della firma di un accordo tra Figc e Anci.
โConte รจ stato riconfermato dalla sua societร , e questo รจ vero. Ha un contratto che dura ancora 18 mesi, ma stiamo molto attenti e tutto รจ possibile โ ha dichiarato Fabbricini -. Secondo la mia opinione tutti gli allenatori hanno la disponibilitร nel cuore per la maglia azzurra. Ma stiamo parlando di professionisti, che hanno moltissime tematiche da affrontare. Quindi vedremoโ.
Conte lasciรฒ la guida della Nazionale dopo gli Europei del 2016, conclusi con lโeliminazione degli Azzurri ai quarti di finale, contro la Germania ai rigori. A quel tempo il tecnico salentino era giร promesso al Chelsea, con cui ora รจ ai ferri corti. Fu sostituito da Giampiero Ventura, la cui esperienza da ct si รจ schiantata contro la Svezia ai playoff per lโaccesso al Mondiale 2018, fallito dalla nostra Nazionale.
Al suo posto รจ arrivato Luigi Di Biagio, ct ad interim fino al prossimo giugno. โDi Biagio รจ il tecnico che si occuperร delle due partite, per il resto Costacurta non ha fatto ulteriori approfondimenti. I contatti devono essere molto prudenti, dobbiamo sentire persone che hanno anche contratti in essere, serve diplomazia ed evitare di creare incidenti diplomatici. Gente sotto contratto anche allโestero deve essere lasciata tranquilla. Ne parliamo, stiamo vedendo varie soluzioni e cerchiamo di fare giri dโorizzonte su nomi che non sono solo quelli usciti sui giornaliโ, ha spiegato Fabbricini.
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