C’è purtroppo una brutta appendice da segnalare relativa a Chelsea-Roma.
Se in campo i giallorossi hanno dato spettacolo in positivo, rimontando da 2-2 a 2-3 e vedendosi raggiunti solo nel finale su un pari esterno comunque positivo, sugli spalti non si può dire la stessa cosa.
Dopo la Lazio, infatti anche la Roma rischia una sanzione per cori razzisti.
La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare contro la società giallorossa a causa del comportamento di alcuni suoi sostenitori nella trasferta di Champions League a Londra. Al minuto 89 allo Stamford Bridge si sono uditi diversi ululati nei confronti dell’ex Antonio Rüdiger, coperti immediatamente dai fischi di tutto il resto dello stadio. La sentenza della commissione disciplinare arriverà il prossimo 16 novembre.
La Roma in settimana è già stata multata di 20mila euro dal giudice sportivo italiano per i cori di discriminazione territoriale ascoltati durante l’ultimo match di campionato contro il Napoli. La società ora rischia la seconda sanzione, che nelle competizioni europee spesso ha valore doppio.
Purtroppo non si tratterebbe di una prima volta per un club italiano verso giocatori di colore di squadre inglesi: l’Inter e la Lazio hanno dovuto pagare rispettivamente 40mila e 45mila euro nella stagione 2012/2013 per gli insulti rivolti a Emmanuel Adebayor del Tottenham nelle sfide di Europa League.
Eusebio Di Francesco, tecnico dei giallorossi, aveva così commentato il 3-3 di mercoledì: “Abbiamo commesso delle ingenuità concettuali in alcune situazioni e in alcune scelte, soprattutto nei primi due gol. Però poi vedendo la gara abbiamo creato tantissimo e con qualità – le sue parole a Premium Sport -. Se lavoriamo insieme e lavoriamo come chiedo possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
Poi erano arrivati i complimenti a Dzeko per la splendida doppietta: “Lui è nato per fare questi gol, le sue qualità sono indiscutibili e ha subito critiche ingiuste. Oltre ai gol, stasera ha fatto la differenza giocando per la squadra, ha lavorato anche tantissimo nella zona centrale come gli ho chiesto” ha concluso Di Francesco.
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