Cristiano Ronaldo è lontano da Torino. Si trova nella sua Madeira, nella sua dimora circondato da Georgina Rodriguez, i suoi figli e la sua famiglia che assiste mamma Dolores convalescente dopo l’ictus ischemico che l’ha colpita e che ne ha determinato un intervento d’urgenza.
Le rare esternazioni, considerate le polemiche scaturite, avvengono attraverso Instagram da parte di Georgina (che ha lanciato un messaggio all’Italia per sostenere la lotta al coronavirus) e la sorella Katia che ha pubblicato una foto che li ritrae insieme nel corso dell’allenamento. “Continuiamo con la lotta, a casa, in famiglia e mantenendo attivi corpo e mente”, ha scritto la sorella Katia Aveiro nel post che accompagna la foto.
Ronaldo e Mendes generosi: ecco le loro donazioni
Ronaldo però non dimentica la battaglia che è in corso in tutto il mondo: insieme al suo procuratore, Jorge Mendes, Cristiano ha deciso di affiancare chi è in prima linea contro il effettuare una donazione del valore di un milione di euro a beneficio di due strutture ospedaliere di Lisbona e Porto.
Grazie al contributo verranno realizzate due unità di terapia intensiva all’Ospedale di Santa Maria, a Lisbona, per un totale di 20 lette, dieci per unità. Questo permetterà al reparto di salire da 31 a 51 posti letto. Il presidente dell’ospedale, Daniel Ferro, racconta: “Siamo stati contattati da Jorge Mendes, che si è offerto volontario con Cristiano Ronaldo per finanziare due unità di terapia intensiva per pazienti critici affetti da COVID-19. Ci sono ventilatori, monitor, pompe per infusione, letti e tutte le apparecchiature necessarie per fornire assistenza a un paziente contagiato”. Simile il discorso per l’ospedale Santo António di Porto: il dono di Ronaldo e Mendes, spiegano al Centro Hospitalar Universitário do Porto, “consentirà l’apertura di 15 letti di terapia intensiva, completamente equipaggiati con ventilatori, monitor e altre attrezzature”.
L’attacco di Cobolli Gigli
Questo è quanto. Tornando alle cose relative alla quarantena, oggi dovrebbe concludersi il periodo di isolamento volontario iniziato lo scorso 11 marzo, quando è stata scoperta la positività di Daniele Rugani ed è stata resa pubblica con un comunicato. All’epoca, Cristiano era già a Madeira, dove è sbarcato subito dopo Juve-Inter per stare vicino alla madre Dolores, colpita da un ictus.
Su questa scelta e dei giocatori stranieri e della Juventus, si è espresso l’ex presidente, Giovanni Cobolli Gigli: “Ronaldo è andato via per la mamma ma poi si mostra a prendere il sole in una mega piscina – ha detto a Radio Punto Nuovo -. Fatta la concessione a Ronaldo, la situazione è degenerata. Non andava fatto, sarebbero dovuti restare tutti in quarantena”.
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