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Coronavirus, si riprende dalla Coppa Italia: 27 e 28 maggio in tv

Il calcio dovrebbe riprendere dalla Coppa Italia: diretta in prima serata sulla Rai, poi la Serie A

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Coronavirus, si riprende dalla Coppa Italia: 27 e 28 maggio in tv Fonte: ANSA

Se le cose dovessero evolversi positivamente, anche la Coppa Italia ha speranza di poter chiudere questa stagione così tormentata a causa dell’immane pandemia provocata dal coronavirus. Secondo quanto emerso nella serata di mercoledì, la Lega Calcio starebbe seriamente valutando l’ipotesi di far disputare le due semifinali Juve-Milan e Napoli-Inter a fine maggio, precisamente il 27 e il 28 maggio. Due partite decisive per l’assegnazione della Coppa e di cui ha i diritti la Rai, che potrebbe dunque trasmetterle in diretta e in prima serata.

Coppa Italia: in campo il 27 e il 28 maggio sulla Rai

Poi, il 30 maggio potrebbe già riprendere e concludersi il campionato interrotto e chiudere all’inizio di agosto con dei buoni ritmi: tre gare alla settimana, tutte in notturna per recuperare quelle 124 partite compresi i 4 recuperi che sono rimasti da giocare.

Il ritorno in campo: le novità

Come emerso dal lavoro congiunto della Figc con la commissione medica incaricata, i club dal 4 maggio, quando (si spera) riprenderanno gli allenamenti e saranno in ritiro permanente sino alla ripresa della stagione: non solo i calciatori e lo staff tecnico ma il personale delle società che gira attorno ai calciatori.

In dubbio la possibilità per le società del Nord di disputare incontri casalinghi: secondo quanto trapelato, dovrebbe essere scelta la via del campo neutro e a porte chiuse, naturalmente.

Coverciano sarebbe stata una soluzione, ma ricordiamo che la Federcalcio ha deciso di destinare questo apparato ai malati di Covid 19 e adesso non è più disponibile.

Var, tecnologia e arbitri

Che ne sarà di Var, tecnologia e arbitri? Il dibattito è aperto e accesissimo, come ricorderete: sarebbero abolite Var e gol line techonology, anche per ridurre gli spostamenti degli arbitri. Anche gli stessi fischietti dovranno andare in clausura; anche per i direttori di gara sarebbe previsto uno screening accurato prima di riprendere la stagione. E così anche per tutte le persone che entreranno negli stadi senza pubblico (una media di 250 a partita): anche i giornalisti e i tecnici tv dovranno sottoporsi agli esami. La Lega condivide in pieno le linee di comportamento decise dalla Fmsi di Maurizio Casasco e oggi dalla commissione di medici voluta dalla Figc e guidata dal professor Zeppilli.

Calcio e non solo: e gli altri sport?

La ripresa non è affatto banale: anche la Uefa nel prossimo vertice del 23 aprile dovrà valutare come e quando riprendere le Coppe (Champions ed Europa League) interrotte bruscamente. Tornando al calcio minore, ancora tutto da capire che accadrà a Serie C e D e per gli altri sport che, in base a regolamento e modalità di gioco dovranno calibrare tutto. E da principio. Insomma, la ripresa non sarà semplice e immediata per nessuna disciplina, a prescindere dalle possibilità di portafogli.

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