Antonio Donnarumma è passato dai fischi in occasione di Milan-Verona agli applausi a ogni parata nella vittoria dei rossoneri sull’Inter, che ha permesso alla squadra di Gattuso di accedere alla semifinale di Coppa Italia contro la Lazio.
Da ‘fratello raccomandato’ a eroe: sono bastati 120 minuti nella partita più sentita da tutto il popolo milanista. Una partita che Antonio non avrebbe dovuto giocare, ma gli infortuni, prima del suo fratellino Gigio e in seguito di Marco Storari nel riscaldamento pre-partita, hanno aperto le porte dell’esordio con la maglia del Milan al portiere classe 1990.
La partita dell’ex Bari non è iniziata al meglio con un rinvio con i piedi tutt’altro che sicuro e con un autogol che avrebbe potuto spianare la strada della semifinale agli uomini di Spalletti. Ma da quest’anno c’è il VAR: secondi di attesa e l’arbitro Guida annulla per il fuorigioco di Ranocchia e il risultato rimane sullo 0-0.
Nel secondo tempo sale in cattedra il terzo portiere più pagato della serie A. Prima un’uscita con i piedi fuori dall’aria per fermare Mauro Icardi lanciato a rete e al 60esimo un intervento prodigioso su Joao Mario, che imbeccato dal solito Icardi, non riesce a superare Antonio dall’interno dell’aria piccola. Il boato del tifo rossonero a ogni parata raggiunge livelli che a San Siro si sentivano solo per il Donnarumma con la maglia numero 99.
A rendere ancora più dolce la serata ci ha pensato Cutrone che al 115esimo ha consegnato a Gattuso e al Milan le semifinali con la Lazio e ha costretto i cugini nerazzurri alle terza sconfitta consecutiva.
Dopo il triplice fischio Antonio si è lasciato andare a un’esultanza che sa tanta di liberazione dopo le critiche che lo hanno perseguitato per molti mesi. Liberatorio anche il messaggio della compagna sul proprio profilo Instagram: “E finalmente li hai fatti stare zitti. Non sai da quanto aspettavo questo momento. Ti hanno detto di tutto pur non conoscendo le tue qualità in campo. Coloro che avrebbero dovuto sostenerti e invece hanno saputo darti del fratello raccomandato di… al mangia soldi e per finire al fratello parassita e tu sempre umilmente hai mandato giù tutto, addirittura ero io ad incazzarmi E tu che mi dicevi di non preoccuparmi, che ti interessavano solo le parole di chi realmente ti sta vicino come me. Hai saputo all’ultimo di giocare una partita importantissima (un derby e il passaggio ad una semifinale di Coppa Italia) e non è una partita da nulla. E per questo hai dimostrato quanto vali. Grazie per le emozioni che mi hai regalato anche se al nono mese di gravidanza non è il massimo”.
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