Di anniversari e di record Gianluigi Buffon ne ha vissuti e migliorati tanti negli ultimi anni.
Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i 20 anni dal debutto in Serie A, avvenuto il 19 novembre 1995, il primato di imbattibilità nel massimo campionato e le mille partite ufficiali in carriera.
In quella che sembra dover essere l’ultima annata di un percorso leggendario, però, Super Gigi ha ancora almeno un paio di obiettivi da raggiungere, l’agognata Champions League da mettere in bacheca e la partecipazione al sesto Mondiale, per quello che sarebbe un primato assoluto, meglio del difensore messicano Antonio Carbajal e di Lothar Matthaus, che hanno partecipato a cinque edizioni.
Per tagliare il traguardo c’è però da superare l’ostacolo Svezia nel playoff di metà novembre, una doppia sfida che non potrà che rievocare nella mente di Buffon e degli appassionati il debutto in azzurro del miglior portiere della storia, accaduto esattamente 20 anni fa ed esattamente in un analogo spareggio per accedere al Mondiale.
Il 29 ottobre 1997 l’Italia del compianto Cesare Maldini giocò l’andata dello spareggio allo stadio Dinamo di Mosca contro la Russia: il 19enne Buffon iniziò in panchina, salvo dover sostituire al 32’ l’infortunato Gianluca Pagliuca.
Emozione zero, maniche arrotolate in barba al gelo e alla nevicata copiosa e subito parate determinanti: a superarlo fu solo una sfortunata deviazione di Fabio Cannavaro, ma l’1-1 finale fu utile all’Italia che poi vinse 1-0 nella gara di ritorno e volò in Francia. Buffon fu aggregato alla spedizione, terminata ai quarti, da terzo portiere, alle spalle di Gianluca Pagliuca, titolare a causa dell’infortunio di Angelo Peruzzi, con Francesco Toldo nel ruolo di secondo.
Dalla Russia alla Russia, quindi, per chiudere un cerchio aperto a Mosca, dove Buffon ha conquistato l’unico alloro europeo della propria carriera, la Coppa Uefa con il Parma nel 1999.
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