Quale sarĆ il destino del campionato di serie A 2019-20? Se ne continua a parlare da settimane e ci si interroga se sia il caso di provare a portare a termine la stagione a tutti i costi, salvando risultati e quattrini, oppure se non sia meglio chiudere tutto e organizzare la ripartenza nel 2020-21. A spingere per la ripresa tra maggio e giugno, costi quel che costi, ĆØ soprattutto la Lazio.
Il post di Diaconale
Al riguardo, ha fatto molto discutere lāultimo aggiornamento del āTaccuino biancocelesteā, la rubrica curata su Facebook dal responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale. Un lungo e articolato articolo in cui si analizzano minuziosamente tutte le ipotesi al vaglio e si fa un paragone piuttosto marcato tra presidenti āvirtuosi ed egoistiā.
Il girone degli egoisti
āIl bizzarro della situazione ā scrive Diaconale ā ĆØ che se Claudio Lotito, Aurelio De Laurentiis e altri presidenti chiedono la ripartenza per concludere regolarmente il campionato ed evitare il rischio di pesanti conseguenze economiche sulle societĆ e sullāintero settore, vengono accusati di egoismo e il presidente della Lazio, che conosce la situazione degli ospedali del Lazio per ragioni di lavoro ma anche perchĆ© ha sempre manifestato grande attenzione e solidarietĆ per chi vi opera e per chi vi ĆØ ricoverato, viene irriso come neo-virologo da Andrea Agnelli e dal cugino Lapo Elkannā.
E quello dei virtuosi
In realtĆ sarebbe vero lāesatto contrario: āPer cui se Lotito spera nellāesaurirsi breve del contagio ĆØ un virologo egoista mentre se Agnelli ed Elkann puntano sul contagio prolungato non sono anche loro dei virologi senza titolo scientifico bensƬ dei difensori della salute e della pubblica virtĆ¹. Ma se i giocatori di Juventus e InterĀ non fossero partiti e non ci fossero stati dei contagiati ā si chiede il dirigente laziale ā chi sarebbero i virtuosi e chi gli egoisti? Quelli che badano solo ai propri personali interessi proponendo lāannullamento del campionato o quelli che pensano che i propri interessi coincidano con quelli di un settore che oltre alla salute dei giocatori e dei tifosi deve anche preoccuparsi di non cadere nel baratro dei fallimenti?ā.
Le reazioni dei tifosi
Le considerazioni di Diaconale hanno scatenato un vero e proprio putiferio, con centinaia di risposte. Molte quelle cariche di indignazione. āLei non sa minimamente di cosa sta parlando ā scrive Samuel ā Lāinsistenza che si ostina a reiterare in merito alla ripresa del campionato e alla difesa del suo orticello bianco-celeste mi fa tristezza e rabbia soprattutto se sul piatto della bilancia cāĆØ un bene universale come la salute pubblica di migliaia di personeā. Alessandro invece posta il comunicato degli ultras atalantini, che hanno chiesto al presidente Percassi di andar via dalla serie A in caso di ripresa, e aggiunge perentorio: āEcco cosa ĆØ lo stileā.
āHa ragioneā
Non manca perĆ² chi condivide le tesi dellāuomo-comunicazione della Lazio. Ecco il parere di Orlando: āĀ Ć chiaro che chi vuole fermare tutto non ha nel cuore il bene del paese , anzi spera che tutto resti cosƬ per un anno con conseguenze catastroficheā. Mentre Marco propone: āQualunque sia la data di un possibile ritorno alla normalitĆ , il campionato riparta esattamente da dove si ĆØ interrotto. Sia tra un anno, due, dieci. Non importa. Esattamente da dove si ĆØ fermato. Non ĆØ possibile buttar via ciĆ² che le squadre hanno meritato (o meno) sul campoā.Ā
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