Giornata di grande atletica quella che è andata in scena a Londra con una tappa di Diamond League particolarmente ricca di spunti e di talento. L’Italia, come spesso accade, mostra i muscoli e lo fa un po’ a sorpresa con Marta Zenoni che centra il record italiano nel miglio, ma è dalla velocità che arrivano le fiammate più importanti.
- Il record di Marta Zenoni
- Iapichino, che beffa: la vittoria sfuma per un centimetro
- Seville vola a Londra: Jacobs deve preoccuparsi?
- Furlani in ritardo
Il record di Marta Zenoni
Marta Zenoni conferma il suo grande momento di forma, la mezzofondista azzurra che negli ultimi tempi è scesa due volte sotto i 2’ negli 800, ha deciso di affrontare la distanza del miglio a Londra (non olimpica) riuscendo a centrare il eco italiano con il tempo di 4’17”16 battendo il precedente indoor di Sinta Vissa (4’21”) e quello all’aperto di Gabriella Dorio che resisteva dal 1980. Una gara velocissima che ha visto protagonista anche l’altra azzurra Gaia Sabbatini anche lei capace di scendere sotto il precedente rock italiano con il suo 4’19”83.
Iapichino, che beffa: la vittoria sfuma per un centimetro
Larissa Iapichino dopo essersi tolta di dosso il tabù dei 7 metri, sembra ormai in forma smagliante. La figlia di Fiona May continua a gareggiare su livelli altissimi dimostrando di poter puntare anche alla medaglia d’oro ai prossimi Mondiali. A Londra va a un passo dalla sua sesta vittoria in Diamond League ma il suo 6,92 non basta, il successo è della fortissima tedesca Malika Mihambo che sorride grazie a un centimetro in più, ma il duello tra le due è stato esaltante.
Seville vola a Londra: Jacobs deve preoccuparsi?
Inutile girarci intorno, è stata un’altra stagione molto difficile per Marcell Jacobs. Lo sprinter italiano non è praticamente mai stato in gara e quando lo ha fatto i risultati non sono stati di certo esaltanti. Il tutto mentre il resto dei suoi avversari sta letteralmente volando. La Giamaica avanza la sua candidatura per dominare a Tokyo: la prima mossa l’aveva fatta Kishane Thompson con il suo clamoroso 9”75, la seconda arriva da Londra con Oblique Seville che vince con uno spettacolare 9”86: alle sue spalle Noah Lyles, Zharnel Hughes e Letsile Tebogo.
Indietro l’Italia e non solo per il caso Jacobs: il trasferimento americano di Chituru Ali non ha portato altro che una serie di infortuni, problemi fisici di cui ha sofferto tutta la squadra di velocità azzurra al punto che la staffetta 4×100 ai Mondiali rischia di essere un problema. L’unico in forma è Fausto Desalu che ieri in Germania ha firmato un 20”12 di altissimo livello e a soli 4 centesimi dal personale.
Furlani in ritardo
Le ambizioni sono chiare, il programma anche: l’obiettivo di Mattia Furlani è tutto su Los Angeles 2028. Ma inutile nascondere che ci si aspettava qualcosa in più dal bronzo olimpico di Parigi, il cambio della rincorsa deve essere ancora digerito fino in fondo e anche a Londra è arrivata una prestazione decisamente anonima con il quarto posto e solo 8.05 saltati. Servirà un cambio di marcia in vista dei Mondiali.