Tra Adidas e Milan, è noto da qualche giorno, a fine stagione si chiuderà un rapporto durato vent’anni, con reciproca soddisfazione e con tanti trofei messi nella bacheca ora posizionata in via Aldo Rossi.
Non mancano, naturalmente, le candidate a prendere il posto del colosso tedesco: si fanno i nomi della New Balance e della Under Armour, in particolare. Under Armour non ha per ora commentato le voci in tal senso ma in Europa è partner già di alcuni club, come il Southampton e l’Aston Villa in Inghilterra e i tedeschi del St. Pauli, in Germania. In Brasile, invece, San Paolo e Fluminense hanno deciso di affidarsi all’azienda di Baltimora, nel Maryland.
11 mila dipendenti nel mondo, con un giro d’affari che sfiora i 5 miliardi di dollari, è un’azienda giovane che inizialmente era specializzata in abbigliamento da football. I suoi testimonial, nel calcio, non sono dei fuoriclasse: ci sono il portiere del Southampton e della nazionale inglese Fraser Forster, il centrocampista svizzero dell’Arsenal Granit Xhaka, il difensore tedesco del Bayer Leverkusen Jonathan Tah e l’ala olandese del Lione Memphis Depay. Negli altri sport la situazione è completamente diversa: Tom Brady nel football, il cestista dei Golden State Warriors Stephen Curry e il tennista britannico Andy Murray sono nomi conosciuti a livello planetario.
Nel 2013 l’Adidas e il Milan avevano firmato un contratto decennale da 19,7 milioni a stagione, ma la vecchia dirigenza aveva dato all’azienda teutonica la la possibilità; di interrompere il contratto, puntualmente sfruttata nelle settimane del closing.
Tra dicembre e gennaio, Adidas ufficializzerà; l’addio e il Milan ripartirà da un nuovo sponsor tecnico. Il Diavolo perde così un altro sponsor storico dopo l’addio di pochi mesi fa di Audi.
Adidas resterà invece legata alla Juventus.
SPORTAL.IT