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Eredità Agnelli, depositato nuovo testamento dell'Avvocato nella causa tra Margherita e figli, la reazione degli Elkann

Un nuovo capitolo nell'ambito di una diatriba che vede contrapposti la figlia dell'Avvocato agli Elkann, in una vicenda sempre più articolata e complessa anche sul piano processuale

Ultimo aggiornamento:

Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quanto emerso avrebbe del paradossale, perché la diatriba attorno al testamento di Marella Caracciolo si arricchisce di un ulteriore documento inedito la cui rilevanza sarebbe addirittura enormemente maggiore. Stando a quel che apprende e riporta l’agenzia ANSA, alla complessa disputa sull’eredità Agnelli tra Margherita, figlia degli scomparsi Gianni e Marella appunto, e i suoi tre figli Elkann si aggiunge un nuovo testamento olografo firmato da Gianni Agnelli. L’atto risalirebbe al 1998 e sarebbe apparentemente inedito

Il documento è stato consegnato ai giudici dai legali della figlia dell’Avvocato, nel quadro della causa civile che la oppone ai primi tre figli John, Lapo e Ginevra avuti dal primo marito, Alain Elkann, lunedì 29 settembre 2025 al tribunale di Torino. Un nuovo colpo di scena in una dolorosa vicenda giudiziaria.

Nuovo testamento Gianni Agnelli depositato

Partiamo dai fatti, ovvero da quel che è avvenuto – stando al take citato – durante l’udienza civile tenutasi lunedì al tribunale di Torino. I legali di Margherita Agnelli hanno depositato in data odierna un testamento inedito attribuito all’Avvocato Gianni Agnelli, datato 20 gennaio 1998.

Stando alle prime indiscrezioni giornalistiche, l’atto conteneva disposizioni patrimoniali potenzialmente decisive per la ridefinizione degli assetti ereditari della famiglia, in particolare in relazione alla società semplice Dicembre, fulcro del controllo sull’impero economico degli Agnelli, una sorta di cassaforte che vede Jaki e i suoi fratelli Ginevra e Lapo direttamente investiti e così anche l’attuale presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, figura di riferimento e di fiducia di John. Una delle ipotesi che ne scaturirebbe riguarderebbe la sorte che potrebbe essere riservata alla Juventus, dunque, e alla Ferrari di riflesso.

ANSA

Margherita Agnelli

Il contenuto del testamento

Il contenuto esatto del documento non è stato reso pubblico nei dettagli, fino al pomeriggio quando l’agenzia ANSA ha pubblicato una prima foto del testamento Agnelli, ma secondo i legali di Margherita Agnelli potrebbe avere un impatto rilevante sulla struttura dell’eredità e, in particolare, sulla composizione delle quote della società Dicembre.

Di che cosa si tratta e perché Dicembre è sempre stata considerata il fulcro del controllo del gruppo Agnelli-Elkann? John, il maggior azionista della stessa società, detiene il 60% mentre il restante 40% è ripartito tra i fratelli Lapo e Ginevra Elkann. Un assetto che, qualora quanto indicato dall’Avvocato mutasse tale composizione, avrebbe delle ripercussioni sulla ripartizione nonché, di riflesso, sull’amata Juventus e la Ferrari, entrambe riconducibile comunque alla famiglia.

Nel pomeriggio del 29 settembre, come accennato, la stessa agenzia ANSA ha poi diffuso un’immagine che mostra il testamento olografo dell’Avv. Agnelli. Un testo del tutto inedito, per quel che è noto, e dove viene citata esplicitamente la “cassaforte” e la volontà di cessione delle sue quote al compianto Edoardo, figlio di Gianni e fratello di Margherita.

ANSA

Il testamento già aperto e la lettera di Monaco

Fino a quanto avvenuto stamani a Torino, l’unico testamento noto dell’Avvocato Agnelli era composto da tre schede manoscritte, aperte nel 2003 nello studio del notaio Morone a Torino, che però si riferivano principalmente a beni immobili e alla nomina degli esecutori testamentari. Dalle verifiche e dalle ricostruzioni dell’epoca, non vi era esplicito riferimento a Dicembre e a Edoardo, da sempre valutata come il cuore della geometria volta a disegnare gli equilibri della famiglia Agnelli-Elkann e anche il segno del passaggio a John, dopo la morte del designato Giovannino, a causa di un tumore.

In questa logica, la “lettera di Monaco” del 1996 sarebbe stata l’espressa investitura da parte dell’Avvocato nei riguardi di Jaki, primogenito di Margherita, come successore nella gestione della holding.

La difesa degli Elkann

Puntuale è arrivata, nel tardo pomeriggio, anche la precisazione della difesa degli Elkann secondo la quale “il presunto testamento di Gianni Agnelli, contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell’ambito del giudizio civile, non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull’assetto proprietario della società Dicembre” .

“Al momento del decesso dell’Avvocato, infatti – evidenziano i legali in una nota – Edoardo era già scomparso: di conseguenza, le partecipazioni nella Dicembre di proprietà di Gianni Agnelli sono state trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un’azienda destinata al fallimento”. “Inoltre, trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta”, concludono i legali dei fratelli Elkann osservando che “l’iniziativa del legale di Margherita appare dunque più rivolta a generare confusione mediatica che a un rigoroso approfondimento giuridico delle norme applicabili”.

La causa civile tra Margherita e i tre figli Elkann

L’udienza odierna si colloca all’interno di un più ampio contenzioso tra Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann che ha condotto all’emergere di quel che abbiamo ricostruito e riportato sul testamento anche di Marella e le rivendicazioni della figlia dell’Avvocato per i suoi figli, avuti dal secondo marito Serge de Pahlen, al quale è legata ormai da più di 40 anni e con il quale vive in Svizzera con i figli e i nipoti.

In altri termini, l’erede Agnelli (rimasta l’unica figlia dopo la morte di Edoardo) contesta la validità del testamento della madre Marella Caracciolo e dell’accordo successorio del 2004, ritenendo che le siano stati sottratti diritti patrimoniali legittimi.

Oltre a questa vicenda processuale, la geografia dei processi è affiancata da un’indagine penale in cui i documenti acquisiti includono lo stesso testamento ora depositato in sede civile. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, riguarda presunte operazioni di occultamento patrimoniale e frode fiscale tramite trust esteri e società fiduciarie.

Secondo le ultime ricostruzioni, John Elkann avrebbe versato circa 175 milioni di euro per sanare le contestazioni avanzate dall’Agenzia delle Entrate e per il 27 ottobre prossimo è attesa la decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di archiviazione, avanzata dai suoi legali che intendono chiudere la vicenda penale.

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