L’unica certezza per il basket italiano, al momento, è la cancellazione dei campionati, che non riprenderanno neppure quando la pandemia da Coronavirus sarà in parte rientrata.
Più difficile immaginare il destino dell’Eurolega, che potrebbe venire conclusa. Con quali condizione atletica è da vedere, ma intanto il presidente Jordi Bartomeu ha smentito la ricostruzione di Luca Baraldi che aveva parlato di un rapporto
“È passato un mese da quando abbiamo sospeso le competizioni – ha detto Bartomeu – Dobbiamo aspettare e vedere l’evoluzione della pandemia in ognuno dei nostri paesi, ma dando la priorità a ciò che conta davvero, la salute di tutti. Da quando abbiamo sospeso le competizioni, abbiamo lavorato con grande attenzione per valutare l’impatto della crisi su club, giocatori, economia e comunità. È ancora troppo presto per valutare l’impatto delle sospensioni, e dipenderà se riusciremo a finire la competizione e come”.
“Soltanto quando potremo garantire l’assenza di rischio e la salute di tutti, torneremo a giocare, e vogliamo tornare col format attuale, dando tre giorni di tempo ai giocatori per rientrare nelle loro città, due settimane di quarantena, e due settimane di allenamento prima dell’inizio della competizione”.
Seguono una precisazione, e una smentita, su quanto detto da Baraldi: “Ovviamente non giocheremo la Final Eight a Maggio, e provvederemo al rimborso dei biglietti. Non ho mai parlato con Luca Baraldi della Virtus Bologna o il presidente del Partizan su una Final Eight. Perché il nostro primo obiettivo è chiudere la stagione con l’attuale formato. Il resto sono speculazioni, anche se potremmo dover cambiare il format della competizione, con piani alternativi di giocare in una singola città e giocare la Final Eight al posto dei playoff”.
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Una decisione definitiva verrà presa entro maggio – ha concluso – Avremo bisogno della complicità di giocatori ed alletnori. Stiamo pensando anche al futuro, ed abbiamo certezze anche in ques’epoca di incertezze. Non potremo giocare più tardi di
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