In un quarto di finale intenso e carico di emozioni, la Germania ha eliminato la Francia ai calci di rigore conquistando il pass per la semifinale di Euro 2025 degli Europei femminile. Le tedesche, rimaste in dieci nei primissimi minuti per l’espulsione di Hendrich, hanno resistito all’assalto delle Bleues per oltre 110 minuti. Poi si sono affidate alla loro forza mentale e a una strepitosa Berger tra i pali. Ora le attende la Spagna, per un’altra sfida dal peso storico e tecnico.
- Il piano gara subito cancellato
- Il muro tedesco e la freddezza dal dischetto
- Ora arriva la Spagna: in palio c'è la finale
Il piano gara subito cancellato
Quando un tuo giocatore si fa espellere dopo pochi minuti di gioco, 15 per l’esattezza, il piano gara va a farsi friggere. Così devi modificare il tuo assetto e anche l’interpretazione della partita in un brevissimo lasso di tempo. Il rosso a Hendrich e il vantaggio della Francia con la rete di Geyoro su rigore, non hanno però scalfito la forza mentale di una Germania che è abituata a vivere impegni come questo. Basti pensare che le tedesche vantano 8 affermazioni nel torneo, come nessun altro.
Il muro tedesco e la freddezza dal dischetto
Così Nüsken ha trovato il pari e nel secondo tempo ha anche fallito un rigore del possibile sorpasso. In inferiorità numerica, la Germania ha alzato un muro, stringendo i denti fino ai supplementari. Dopo 120 minuti di fatica, la partita si è decisa dal dischetto, dove la freddezza delle tedesche ha fatto la differenza.
Nessun errore per la Mannschaft nei 6 rigori calciati, tutti eseguiti con calma glaciale. Berger ha parato il primo rigore a Majri e l’ultimo, decisivo, a Sombath, diventando l’eroina assoluta della serata. Il suo intervento sulla traversa dopo una deviazione di Minge aveva già salvato il sogno nei tempi regolamentari.
Ora arriva la Spagna: in palio c’è la finale
La Germania ha confermato così di essere una squadra abituata a emergere nei momenti chiave, anche a dispetto degli episodi. In semifinale affronterà la Spagna, formazione dalle evidenti qualità tecniche e offensive, ma forse meno abituata a soffrire. Per le tedesche sarà l’ennesima sfida contro la storia, ma anche contro una Roja affamata di gloria. Dopo una vittoria così epica, il morale e l’autostima sono al massimo.
