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F1, Ferrari: ecco il piano B se Vettel o Leclerc positivi al Covid

Il direttore sportivo Mekies spiega il protocollo anti Coronavirus della Ferrari.

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F1, Ferrari: ecco il piano B se Vettel o Leclerc positivi al Covid Fonte: ANSA

La Ferrari ha allestito un piano B nel caso il Coronavirus colpisca la scuderia di Maranello. Il direttore sportivo Laurent Mekies, nel corso di una conferenza stampa con tutti i media internazionali, ne ha rivelato i dettagli.

Se Sebastian Vettel o Charles Leclerc dovessero contrarre il virus, in pista scenderà Antonio Giovinazzi: “Se Charles Leclerc o Sebastian Vettel non possono scendere in pista, al loro posto correrà Antonio Giovinazzi in prestito dall’Alfa Romeo“.

“Per presentarci nella migliore forma possibile – ha continuato Mekies -, abbiamo svolto allenamenti fisici particolari ed esercizi di respirazione. Abbiamo aumentato le pause e la Fia ha ridotto l’orario di lavoro in pit-lane. Noi invece non abbiamo ridotto il personale operativo, delle 80 persone in pista, 60 sono ingegneri e meccanici, per cui per esempio la squadra del pit stop non subirà variazioni rispetto a prima e non ci saranno rallentamenti nelle manovre”.

“In più, abbiamo aumentato il lavoro da remoto da Maranello. Abbiamo aumentato il supporto medico in pista e in albergo, mentre a Maranello le persone vengono testate regolarmente per essere in grado di sostituire in maniera tempestiva chi eventualmente risultasse positivo in pista, Certo, possiamo farlo solo per un numero limitato di persone, non rimpiazzare tutta la squadra. Non abbiamo un ‘Covid manager’, ma un gruppo di lavoro”.

Oltre alle singole scuderie, la stessa F1 ha pianificato una “bolla” per proteggere il circus: “Nelle prime gare in Europa non avremo pubblico, ospiti, sponsor e nessuno che non sia cruciale per lo svolgimento della gara. Purtroppo anche la presenza dei media sarà molto limitata. Non avremo l’hospitality. Tutti i team hanno concordato di ridurre il numero del proprio personale a 80 individui in tutto, inclusi i piloti, che saranno presenti sul circuito”. 

“Tutti devono fare tampone e test sierologico e presentare un certificato medico non più vecchio di 4 giorni all’arrivo – ha proseguito poi il francese -. Una volta dentro al paddock, tutti ripeteranno i test ogni 5 giorni, e non ogni 2 giorni come si era inizialmente ipotizzato. Per la maggior parte del tempo e delle situazioni tutti i team indosseranno le mascherine. Non una regola, ma una raccomandazione per tutti, è quella di limitare al massimo gli spostamenti: quindi aeroporto-hotel-circuito-hotel”.

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