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Formula 1, Charles Leclerc a ruota libera sulla Ferrari e su Vettel

Il ferrarista Leclerc ha risposto alle domande dei tifosi sui social.

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Formula 1, Charles Leclerc a ruota libera sulla Ferrari e su Vettel Fonte: ANSA

Con il Mondiale di Formula 1 attualmente fermo a causa dell’emergenza Coronavirus, Charles Leclerc è stato il protagonista sui social, dove sabato ha risposto ad alcune domande dei tifosi della Ferrari su svariate questioni, dal suo primo anno in rosso al suo idolo.

“Alla Ferrari ho imparato ad avere pazienza. Penso che sia stato difficile per me mantenere la pazienza in passato. Con la Ferrari ho imparato ad averla. Devi imparare dai migliori, come Sebastian Vettel e il team. Tutto richiede tempo e devi essere meno impaziente”.

Sul suo idolo: “È stato Michael Schumacher, quando ero piccolo lui vinceva tanto, era impressionante e tutte le volte che guardavo la Formula 1 lui e la Ferrari erano quelli che seguivo maggiormente. Cosa chiederei a Senna se potessi parlare con lui?  Forse la pista più vicina, sarebbe un sogno per me gareggiare con lui, mi ha ispirato molto per il lavoro e il talento, che lui ha combinato per diventare il migliore”.

Il primo approdo a Maranello: “La prima volta avevo 11 o 12 anni. Ero con Jules Bianchi ma non sono potuto entrare in Ferrari perché non avevo il pass. Ma ricordo che ho guardato l’azienda dall’esterno e ne ero rimasto impressionato. Sognavo di riuscire ad entrarci un giorno. Adesso ammetto che per me, è un po’ più facile entrare… “.

La vittoria di Monza: “La situazione era abbastanza tesa: Bottas era appena dietro di me e poi è arrivato Hamilton. Quindi avevo molta pressione, soprattutto essendo a Monza. L’intera settimana era stata improntata a quella vittoria, io e la Ferrari avevamo tutto il Paese con noi, quindi ho sentito molta pressione e , sì, era teso dietro la visiera del mio casco, ma l’unica cosa che continuavo a dirmi era di stare calmo e di rimanere concentrato  per portare a casa il risultato. E questo è quello che abbiamo fatto!”.

Il numero 16: “Volevo il 7, ma ce l’aveva Raikkonen. Dopo volevo il 10, ma Gasly è arrivato a metà stagione e l’ha preso. Quindi ho scelto il 16 perché 1 più 6 fa 7 e in più è il mio giorno di nascita. Era un numero che mi piaceva”.

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