Dalle fanfare del suo arrivo a Milano al fallimento totale. Gabigol in pochi mesi è stato scaricato dall’Inter e umiliato dal Benfica, il club in cui era in prestito: per l’attaccante brasiliano, approdato in Italia nell’agosto 2016, l’esperienza in Europa è finita ingloriosamente.
César Bonaventura, uno dei procuratori che seguono il giocatore, ha confermato che il Benfica ha comunicato a Gabigol di non tornare ad allenarsi, autorizzandolo a restare in Brasile con la famiglia per cercarsi un nuova squadra. Secondo quanto riporta A Bola, l’entourage del brasiliano è da tempo al lavoro per trovare un club che possa rilanciarlo in patria.
Le favorite sono per il momento San Paolo e Santos: una retrocessione che ha del clamoroso se si pensa all’arrivo in pompa magna in Italia solo un anno fa, i paragoni con Ronaldo e la spesa non trascurabile di 30 milioni di euro effettuata dall’Inter per accaparrarselo.
Dopo un anno da dimenticare in nerazzurro, il tentativo di rilancio al Benfica è andato anche peggio: tra discoteche e tribune, il talento verdeoro è sparito fino all’evitabile divorzio del prossimo gennaio.
“Le cose al Benfica non sono andate come ci aspettavamo – ha confessato César Bonaventura -, non perché Gabriel non abbia qualità, ma perché l’allenatore fa delle scelte e nessuno può discuterle. Sia che torni in Brasile o che resti in Europa sono sicuro che giocherà. Le qualità le ha, bisogna scommettere su di lui e il giocatore si adatterà alle condizioni, ora deve giocare dove pensa sia meglio. Gabriel è un grande professionista, una bellissima persona, non molla mai e avrà successo ovunque andrà”.
Cala così il sipario sull’avventura europea di Gabigol: non ride l’Inter, che ha il giocatore sotto contratto fino al 2021 e difficilmente riuscirà a recuperare l’ingente investimento effettuato in passato.
Gabigol ha disputato 10 partite totali in maglia nerazzurra, andando a segno in una occasione.
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