Un viaggio a vuoto. Niente Olimpiadi invernali per i 47 russi già esclusi dal Cio a causa dello scandalo doping “scoppiato” nei mesi scorsi. I 45 atleti e i due allenatori avevano chiesto al Tas, presente in Corea, di ribaltare la sentenza del Comitato Olimpico Internazionale ma, alla vigilia dell’inizio delle gare, è arrivato il secco “no” da parte dello stesso Tas che, di fatto, ha confermato il verdetto del Cio.
Tutti out, quindi, i 47 russi che, fino alla fine, avevano sperato in un esito diverso che, non ci sono dubbi a riguardo, avrebbe scatenato mille polemiche, soprattutto a poche ore dall’inizio della competizione. L’eventuale reinserimento dei russi avrebbe costretto l’organizzazione a sconvolgere l’intero programma e rieditare la maggior parte delle entry list delle gare in programma. Problemi che il Tas ha evitato, lasciando fuori dai giochi i russi.
Ora quindi è ufficiale. Ai Giochi di Pyeongchang non vedremo atleti russi del calibro di Albert Demchenko (slittino, noto per essere uno dei rivali più quotati di Zoeggler)), Sergei Usyugov e Alexander Legkov (fondisti), Anton Shipulin (biatlon), Victor Ahn (pattinaggio) e tanti altri. Per i 47 russi ormai non c’è più nessuna speranza di partecipare all’Olimpiade invernale. Resta solo il ricorso alla Corte Civile svizzera che, comunque, non potrà riportare indietro il tempo e farli partecipare ai Giochi di Pyeongchang. Ora spazio alle gare con i 47 russi che potranno, al massimo, fare da semplici spettatori.
“Accogliamo, con favore, la decisione del Tribunale arbitrale sportivo, che sostiene la lotta contro il doping e porta chiarezza a tutti gli atleti”, ha dichiarato il portavoce del Cio, Mark Adams.
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