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GP d'Italia ancora a rischio? L'Aci si fa i conti in tasca

Ecco le tappe che l'ente dovrà affrontare nei prossimi mesi per salvare Monza almeno fino al 2019.

20-01-2018 19:05

GP d'Italia ancora a rischio? L'Aci si fa i conti in tasca Fonte: ANSA

Il Gran Premio di Monza continua a non essere del tutto al sicuro. La storica gara, presente in tutte le edizioni del Mondiale di Formula 1 (a parte il 1980, quando il Gran Premio d’Italia si corse a Imola), è stata salvata dall’Automobile club d’Italia, l’ACI.

L’ente, sostenuto dal punto di vista economico dalla Regione Lombardia e con la benedizione del Governo, si è impegnato a pagare i 68 milioni di euro necessari a prolungare gli accordi con la Formula 1 e a tenere in vita il Gran Premio d’Italia fino al 2019. Per la precisione, nel mese di marzo del 2017 sono stati versati 22 milioni, la stessa cifra sarà versata quest’anno e i restanti 24 milioni saranno pagati nel 2019.

‘Il Giorno’, tuttavia, ha lanciato un allarme sui conti. Un allarme che potrebbe mettere in difficoltà l’intera operazione.

Il quotidiano lombardo sostiene che l’Aci non sia in grado di pagare il conto a Liberty Media già nel 2018, per quello che è stato definito un errore del Parlamento per quanto riguarda la Legge di Stabilità.

Secondo la ricostruzione della fonte, però, il problema reale sarebbe rappresentato dalla Legge Madia: questo provvedimento riguarda tutte le società a partecipazione pubblica (e l’Aci lo è), ma con parametri molto difficili da rispettare. Ad esempio un fatturato di 500mila euro.

Intanto l’Aci sta aspettando la burocrazia per acquisire da Ac Milano il 75% delle quote di Sias (la società che gestisce l’autodromo di Monza). L’ok deve arrivare dall’Antitrust e dalla Corte dei Conti. Ma su questo fronte, al momento, tutto tace.

I conti dell’Aci, comunque, dovrebbero essere in regola. Il Pra ha fatto registrare nello scorso anno una plusvalenza di 70 milioni di euro (destinati a coprire senza problemi costi istituzionali e anche perdite di altre attività).

Intanto però incombe la scadenza del 30 aprile, quando andranno rifissate le tariffe del Pubblico registro automobilistico in maniera superiore alle tariffe attuali e tali da comportare risparmi per gli utenti.

Insomma, le gatte da pelare per Aci non mancano. E intanto c’è un Gran Premio d’Italia che balla. Ma che non sembra destinato a cadere.

SPORTAL.IT

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