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Higuain fa 31 anni, gioie e dolori del Pipita

Un compleanno tra luci e ombre per il bomber rossonero

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Higuain fa 31 anni, gioie e dolori del Pipita Fonte: Instagram

Può festeggiarlo ma senza sorriso. Gonzalo Higuain compie 31 anni oggi e approfittando del giorno libero può anche darsi alla pazza gioia ma ieri, al rientro in campionato dopo le due giornate di squalifica, contro il Torino ha deluso e non poco. Il Pipita è apparso come al solito nervoso, slegato dalla manovra, poco preciso nelle rare occasioni che ha avuto. Avrebbe voluto festeggiare con un gol e una vittoria i suoi 31 anni, ma è andata diversamente. Una vita sull’altalena per il Pipita, genio e sregolatezza, classe ed entropia, tecnica e sbuffi. Quel rissoso, caro, irascibile Gonzalo che ha fatto delirare Napoli prima di ferirla a morte, che ha aiutato la Juve a vincere prima di essere scaricato e che ora è all’ultima fermata italiana. O sfonda al Milan o va via, perchè poi deve essere anche riscattato (e costa tanto) e un altro smacco di essere sbolognato non lo accetterebbe. Non lui, col carattere che ha. L’anno scorso celebrò i suoi primi 30 anni con la maglia della Juve. Il 10 dicembre del 2017 il compleanno lo passò al ristorante “Del Cambio” in piazza Carignano nel capoluogo torinese, assieme anche ad alcuni suoi compagni di squadra. Tra questi Claudio Marchisio e la moglie. Tra gli altri ospiti di Higuain anche lo stilista dei calciatori Alessandro Martorana: fecero caciara nel locale fino alle 3 del mattino. Higuain prenotò l’intero locale, anche se il party si svolse solo al primo piano del ristorante. In realtà il Pipita non ama la mondanità, ora più che mai che è diventato papà.

NIENTE MONDANITA’ – Era così anche a Napoli. Nei tre anni vissuti nel suo appartamento in via Tasso, quando era ancora ufficialmente single, raramente veiniva avvistato in compagnia femminile, le sue uscite serali nella movida napoletana erano solitamente per festeggiare le vittorie con la squadra. Preferiva infatti rifugiarsi in posti tranquilli: a casa, in compagnia di amici e familiari. Partite a carte, giochi di società e PlayStation, perché fuori dal campo il Pipita si trasformava da famoso goleador e in ragazzo acqua e sapone.Higuain è così, un po’ diffidente per natura e nasconde le sue insicurezze dietro un velo di apparente arroganza e distacco. Mentre ad alcuni Gonzalo si mostra poco disponibile e quasi arido, chi lo ha vissuto giorno dopo giorno ha conosciuto un ragazzo diverso: generoso, pronto ad aiutare e sempre rispettoso, ma permaloso. Guai a toccargli il cappello: «Diventava nervoso, non amava scherzare cosi», ma tanti anche i commenti gradevoli: «Gonza appare a volte superficiale, ma in realtà è un ragazzo profondo e perfino “pesante” in alcuni casi. È molto testardo, vuole sempre aver ragione. Odia essere osannato come campione. Fuori dal suo lavoro non vuole si parli di calcio, preferisce essere stimato anche per altro; ma non è tanto facile apprezzarlo se non lo conosci a fondo, visto gli atteggiamenti da ragazzino viziato che a volte assume, forse per proteggersi». E oggi quel ragazzino compie 31 anni.

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