L’Inter non è bella, non ha cambiato volto, con l’anno nuovo, dopo le ultime brutte prestazioni. D’altra parte la Fiorentina, nella prima giornata di ritorno di serie A, spinge ma non punge. E allora chi ne approfitta? Uno che di occasioni ne ha bisogno ben poche per aggiustare la mira e risolvere le partite: Mauro Icardi. Ma quando la partita sembra indirizzata verso i 3 punti per gli uomini di Spalletti, Simeone la pareggia (meritatamente).
Pioli ritrova Pezzella e schiera il suo undici titolare con Chiesa (tornato dal primo minuto) e Thereau a supporto di Simeone e con gli ex Biraghi e Benassi in campo. Spalletti sorprende tutti perché sceglie di lasciare in panchina Candreva a beneficio di Joao Mario, schierato a destra davanti a Cancelo.
Nel primo tempo la Fiorentina parte a razzo, cercando la porta con maggiore decisione rispetto all’Inter, intenta a fare giro palla, ma senza quello spunto giusto per impensierire Sportiello. Già al 2’ Simeone si divora un gol sbagliando il controllo nell’area piccola e facendo così rotolare il pallone fuori alla destra di Handanovic. Poi ci prova Chiesa con un sinistro da fuori, ma la mira è alta; poi tocca all’ex Benassi spedire fuori di sinistro da pochi passi; infine, poco prima del primo tiro interista (centrale) firmato Gagliardini, Thereau beneficia di un cross di Chiesa e di uno scivolone di Ranocchia, ma calcia malissimo. I nerazzurri si fanno notare al 22’, con un tiro-cross insidioso di Perisic su cui Sportiello è costretto a intervenire con un riflesso. Cancelo, autore di un primo tempo maiuscolo, dispensa numeri, corsa e cross: su uno di questi, al 32’, Perisic sfiorai il gol anticipando Laurini di testa, ma spedisce alto di poco.
Nella ripresa però è l’Inter che, dopo aver retto a un paio di avanzate non troppo pericolose della Fiorentina, trova il vantaggio con capitan Mauro Icardi. Su punizione battuta da Cancelo, l’argentino colpisce di testa sul primo palo chiamando Sportiello alla grande risposta, ma sul tap-in Icardi è il più lesto di tutti e ribadisce in rete. Poi Handanovic chiude la porta per due volte: prima su punizione all’incrocio di Biraghi, poi trovandosi addosso il pallone dopo deviazione sfortunata di Skriniar, che rischia l’autogol. La ‘Viola’ non si arrende e ha tempo ancora per cercare la rete: prima se la mangia Badelj, spedendo fuori di testa tutto solo davanti ad Handanovic, poi con Chiesa che controlla, rientra sul sinistro e poi sbaglia mira. Così come l’ex Borja Valero, che al 78′ può chiuderla, ma spedisce alto di testa malgrado fosse isolato davanti a Sportiello. Ma è Handanovic subito dopo a salvare il risultato su splendida rovesciata di Babacar. Nel finale però è ancora l’Inter ad andare vicino al gol: Icardi, lanciato da Borja Valero, innesca Candreva in profondità, in area; l’ex Lazio scarta Sportiello sullo slancio, ma si allarga troppo e al momento del tiro colpisce l’esterno della rete. Quando l’arbitro Valeri già ha indicato i 4 minuti di recupero, però, è Simeone che riceve in area e con il mancino gonfia la rete. 1-1.
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