E’ un diciassettenne brianzolo il nuovo campione italiano di scacchi.
Luca Moroni, questo il suo nome, frequenta a Desio il quarto anno del liceo scientifico, opzione scienze applicate, anche se è difficile riuscire a far tutto: “Accumulo una cinquantina di giorni di assenza all’anno. Per fortuna i professori e la preside mi incoraggiano a continuare, mi aiutano a recuperare lezioni e interrogazioni”.
Il tricolore è arrivato al termine di un torneo durato dodici giorni: “Il segreto è non perdere mai. Meglio pareggiare e vincere con gli avversari meno forti. È stata dura, il torneo era equilibrato, ma in questo periodo sono molto in forma”.
“Ho iniziato a sei anni – ha raccontato al Corriere della Sera -. Mio padre mi voleva insegnare la dama, ma a me piacevano tutti quei pezzi uno diverso dall’altro. Lessi il volantino a scuola di un torneo e la domenica mi presentai. C’erano molti adulti, ho pareggiato una partita e perso tutte le altre. Ma mi sono divertito tantissimo, è stato amore a prima vista. Mi alleno quattro ore al giorno, quando torno da scuola. I compiti li faccio dopo. C’è molto da preparare, si studiano le aperture, oppure i finali. Si analizzano le partite dei grandi campioni, ci si confronta con il computer che è più forte dell’uomo. Soprattutto con l’ingresso della tecnologia, la teoria è in continuo sviluppo, bisogna restare sempre al passo con gli altri”.
Non solo scacchi: “Mi piace il calcio, sono tifoso della Juventus, prima giocavo due volte alla settimana ma la domenica non potevo andare alle partite perché c’era sempre qualche torneo. Ho dovuto smettere. Ho iniziato allora con il tennis, ma ho mollato anche quellio. Gli scacchi ti abituano alla logica che torna utile anche in altri campi. Ma anche a maturare come persona. I genitori non possono sempre seguirti, io a 12 anni viaggiavo già da solo. In questi anni ho visitato tanti Paesi esteri, ho conosciuto tante persone”.
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