La Juventus si regala una notte da capolista in attesa dell’esito della partita del Napoli contro il Bologna grazie alla sofferta, ma preziosissima, vittoria sul campo del Chievo. La squadra di Allegri al “Bentegodi” ha confermato il momento poco brillante a livello atletico e di gioco, riuscendo a fare propria la partita solo nella seconda parte della ripresa grazie al gol di Khedira, bravo al 66’ a concludere a rete una bella azione impostata da Pjanic, proseguita da Bernardeschi e rifinita dal velo di Mandzukic.
Gara tutt’altro che spettacolare e molto nervosa, segnata dalle due espulsioni subite dal Chievo. Giuste le decisioni di Maresca, che tra il 35’ e il 37’ ha estratto due volte il cartellino giallo verso l’ingenuo Samuel Bastien, autore di due falli a centrocampo su Asamoah. Il secondo rosso in casa gialloblù è stato estratto al 62′ per Fabrizio Cacciatore, troppo plateale nelle proteste a metà ripresa: sanzionato col giallo per non essere uscito dal campo dopo essere stato soccorso dai medici del Chievo, il difensore si è lasciato andare ad un’esultanza di “mourinhana memoria”, disponendo le braccia a formare un paio di manette. Avvisato dal quarto uomo, Maresca ha dovuto espellere Cacciatore.
A quel punto la resistenza del Chievo che, schierato dall’inizio con cinque difensori, aveva concesso ben poco agli attacchi lenti e prevedibili della Juventus, pericolosa solo con Higuain in parità numerica. Nella ripresa gli attacchi dei bianconeri si fanno più insistiti, ma Mandzukic non impensierisce Sorrentino e Douglas Costa non inquadra la porta. Dopo la rete di Khedira, ridotto in 9, il Chievo prova a reagire e sfiora il clamoroso pareggio, ma Szczesny anticipa Birsa nell’unico intervento della propria partita. Nel finale torna al gol Higuain di testa su cross di Douglas Costa.
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