La vita è dura ai tempi del coronavirus. Per tutti, non solo per le persone ‘comuni’. Anche i campioni di serie A stanno vivendo le sofferenze e le privazioni di tutti. Alcuni sono risultati positivi al test, altri si sono impegnati in prima persona per offrire assistenza e conforto a medici, infermieri e malati. Insomma, il Covid-19 sta accomunando proprio tutti nella sofferenza.
L’intervista
Romelu Lukaku, ad esempio, ha aperto il cuore quando ha confessato su Youtube all’ex attaccante dell’Arsenal Ian Wright di avvertire la mancanza dei suoi affetti più cari nel corso del lungo periodo di quarantena. “Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, che ha il diabete, stare con mio figlio o con mio fratello. Sto pensando a tutti”, le parole del gigante dell’Inter.
E la sofferenza
Molto profonde le riflessioni dell’attaccante belga, che ha aggiunto: “Non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani. Non posso andare fuori, non posso fare shopping. Sono rinchiuso. Un giorno sono quasi andato fuori di testa”. Una condizione simile a quella di tantissime persone alle prese con l’isolamento forzato.
Le reazioni
La confessione di Lukaku ha scosso il mondo dei social. Tante le reazioni accorate alle dichiarazioni del belga. “Sei un grande calciatore e un grande uomo, stiamo vivendo tutti la stessa situazione”, twitta Cristina. “Oltre ogni colore: rispetto per Lukaku, per le sue sofferenze e per il dolore di ciascuno in questa particolare fase della nostra vita”, è il commento di un sostenitore del Milan. “Presto potrai riabbracciare i tuoi cari, potremo farlo tutti”, è lo speranzoso messaggio di Albert.
E le punzecchiature
Non mancano però commenti al vetriolo, soprattutto da parte di alcuni tifosi nerazzurri. “Romelu chiedi l’autorizzazione alla Juventus, ti fanno il tampone e vai dove ti pare”, ironizza un fan. Anche Sandro è ironico: “La colpa è sua, se avesse preferito la Juve all’Inter oggi sarebbe libero di circolare tranquillamente. La legge è uguale per tutti…….anzi no”. Mentre Gianmaria è caustico: “Sono indeciso se provare più pena per lui o per le migliaia di persone in rianimazione!!!”.