Arrivato tra le aspettative,e partito tra le critiche e i rimpianti. L’avventura di Carlo Ancelotti al Napoli è durata soltanto un anno e pochi mesi, tempo di qualche impresa, ma nessun trofeo o fallimento.
Lorenzo Insigne, intervistato al ‘Corriere della Sera’, ha ricordato il periodo con il tecnico di Reggiolo, riconoscendogli in particolare l’errore di non aver messo abbastanza sotto pressione il gruppo.
“Non sono nessuno per giudicare Ancelotti, un allenatore che ha vinto tutto ovunque. È abituato a grandi campioni. Io gli dicevo sempre che noi avevamo bisogno di essere messi sotto pressione, anche bacchettati se fosse il caso. In quel momento avevamo necessità di sentire il fiato sul collo”.
Sotto la gestione Ancelotti si arrivò anche al tanto discusso ammutinamento.
“Evidentemente non lo rifarei, da capitano, ma ora è inutile pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Fu un errore, abbiamo pagato. Per fortuna ci siamo ripresi”.
Con Gattuso la squadra si è ripresa e ha salvato la stagione vincendo anche la Coppa Italia ai rigori contro la Juventus.
“Esige tantissimo e ci motiva ogni secondo. Con lui mi sono sentito al centro del progetto, mi ha attribuito responsabilità e fiducia. Il rapporto è autentico, spero di ripagarlo”.
