Virgilio Sport

Inter, è “momento nostalgia”: “Che differenza con Conte”

Il rapporto tra i tifosi nerazzurri e Antonio Conte è ai minimi storici: e sui social ritorna il ricordo di Mourinho

Pubblicato:

Inter, è “momento nostalgia”: “Che differenza con Conte” Fonte: Getty Images

Un anno, forse anche meno. L’idillio tra i tifosi dell’Inter e Antonio Conte sembra già essere arrivato al capolinea. La sconfitta interna contro il Real Madrid e la prospettiva di non passare il girone di Champions hanno aumentato le polemiche e l’animosità tra tifoseria e tecnico. Dopo il ko con i Blancos c’è chi ha chiesto a gran voce l’esonero e ora l’allenatore salentino non si può permettere di sbagliare. 

La nostalgia per Mourinho

La voglia di guardare al futuro ma sempre con un occhio al passato. La storia recente dell’Inter è passata da molti allenatori che non sempre hanno soddisfatto le ambizioni e le aspettative dei tifosi. Ma nei cuori di tutti i fan interisti il primo posto nella categoria allenatori lo occupa senza dubbio Josè Mourinho e il pensiero in questo momento di “crisi” torna sempre a lui. 

“Che erano belli i tempi in cui l’equilibrio era una questione di squadra e non di singolo – spiega ilMalpensante – quando giocavamo con Eto’o, Sneijder, Pandev e Milito, senza dimenticare che c’era Maicon terzino, che per coperture e diligenza tattica individuale era naïf. Nostalgia mattutina”. Un messaggio che scatena la risposta di tanti tifosi nerazzurri: “Ho letto 4-5 tristissimi tweet sulla necessità di un cagnaccio a centrocampo e dovevo scegliere tra l’incubo di un nuovo Medel e la nostalgia mattutina”. 

Le critiche a Conte

Il tecnico salentino paga per le sue scelte in particolare quella di voler un centrocampo muscolare, paga la scelta di Vidal che fino a questo momento non ha pagato. Ma paga anche le parole del finale della scorsa stagione: “Ci voleva il carisma di Mau per chiedere ed ottenere da un attaccante pure come Eto’o (e anche da Pandev) il sacrificio che fece quell’anno. Quando si dice che prima vengono le qualità umane e poi quelle tecnico/tattiche”, scrive Luca.

Il caso Eriksen

Ma è fuori discussione che Antonio Conte paghi soprattutto la gestione del danese Christian Eriksen. Il giocatore arrivato lo scorso gennaio a Milano e che doveva rappresentare il salto di qualità, non si è mai davvero ambientato in nerazzurro. E il cambio di mercoledì con il giocatore in campo solo negli ultimi cinque minuti a gara già compromessa ha finito per complicare ancora di più la situazione.  

Tags:

Leggi anche:

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Etichette per la tua azienda?

Caricamento contenuti...