Fumata nera nel vertice di mercato in Cina tra Walter Sabatini e l’alta dirigenza di Suning: un summit che il Corriere della Sera racconta come ‘desolante’. La nuova proprietà ha ribadito che sono esclusi nuovi acquisti nella sessione invernale.
Quindi restano due le strade da percorrere per cercare di rafforzare la rosa di Luciano Spalletti nel prossimo mese, in ottica qualificazione in Champions League: i prestiti o la cessione di un nome di peso.
La prima via non permette il tesseramento dei grandi giocatori: l’esempio più lampante è quello di Deulofeu, che ha trovato da tempo l’accordo con la dirigenza nerazzurra ma è bloccato dal Barcellona, che non vuole cederlo se non a titolo definitivo. Sul giocatore c’è anche il Napoli, disposto a pagare i 15 milioni di euro richiesti dai blaugrana, che quindi preferiscono di gran lunga l’opzione partenopea a quella meneghina.
Per lo stesso motivo vanno tolti dalla lista i nomi di Pastore del Paris Saint Germain e probabilmente anche di Mkhitaryan, dopo l’inserimento dell’Arsenal nella trattativa, e di Simone Verdi del Bologna, sempre conteso con il Napoli, ora in vantaggio anche su questo fronte.
La seconda strada è quella della cessione di un big della rosa: Skriniar è richiesto dallo stesso Barcellona, disposto a sborsare 70 milioni di euro, ma è un idolo dei tifosi e un addio a gennaio è fantascienza. Fuori discussione anche una cessione al Real Madrid di Mauro Icardi, indispensabile per Luciano Spalletti. Restano Joao Mario e Brozovic, che per ora non hanno offerte.
Spalletti aveva mostrato segni di nervosismo dopo la gara di Firenze: “Non devo salvaguardare me, non me ne frega niente di quello che mi può succedere. Ho retto quello che devo reggere, è sotto gli occhi di tutti che non abbiamo completato la rosa. Mi chiedete sempre la stessa cosa, non c’è bisogno di indagare e analizzare ogni mia sillaba! Come vi devo rispondere? Non dico niente sennò, poi, sono io che devo andare nello spogliatoio a dire a questi ragazzi che sono scarsi: vabbè, mi manca un difensore centrale lo vede anche mia mamma che è a casa..”.
“Abbiamo dei bravi direttori che sapranno acciuffare l’occasione giusta qualora si dovesse presentare. In entrata servono solo calciatori più talentuosi di quelli che abbiamo e che, ad oggi, ci permettono di lottare per gli obiettivi che si è prefissato il club: in questo caso, occorrono non meno di 30 milioni, cifra al momento non a disposizione anche per le note vicende legate al Fair Play Finanziario. Per tutti questi motivi non dobbiamo crearci alibi e non bisogna piangerci addosso. Ci vuole correttezza verso i nostri tifosi, che sono al corrente pure della forza delle rivali in classifica, come per esempio la Lazio, che l’anno scorso ci è arrivata davanti di molti punti e con la quale nell’ultimo turno ce la siamo giocata alla pari”.
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