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Italia, Soulè nuovo oriundo come Camoranesi? La verità sul sogno del talento della Roma

Il procuratore dell'ex Juventus apre le porte alla nazionale italiana dopo l'ultimo no del ct dell'Argentina Scaloni, sui social scoppia la polemica

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Sono più di 50, da Humberto Maschio a Retegui, sono principalmente sudamericani (ma ci sono anche svizzeri, sudafricani e scozzesi), alcuni hanno dato tanto (Camoranesi, Thiago Motta), altri quasi niente (Paletta, Amauri). Sono i giocatori stranieri che da orundi hanno vestito la maglia della Nazionale. Una flotta che potrebbe arricchirsi di nuovi nomi, tra cui l’argentino Soulè.

Da Tresoldi a Soulè Gattuso pensa agli oriundi

Oltre a Tresoldi, attenzionato da tempo, torna di moda per l’Italia il nome di Soulè che già era stato tentato a suo tempo da Spalletti, cui rispose di no. Il talento della Roma ha doppio passaporto grazie alla mamma, Virginia Malvano che ha i parenti originari di Ancona. Il regolamento FIFA prevede che si può cambiare Nazionale a condizione di non aver disputato più di tre partite con la squadra maggiore prima di aver compiuto 21 anni. L’argentino è stato convocato da Scaloni ma non è mai sceso in campo con la formazione albiceleste.

Nato a Mar del Plata (provincia di Buenos Aires) il 15 aprile del 2003, Matias Soulé Malvano ha 21 anni, è alto 182 centimetri per 71 kg di peso: la Juve lo ha scartato cedendolo definitivamente dopo il prestito al Frosinone ed ora se lo gode Gasperini ala Roma: 2 gol e 3 assist in queste prime giornate ma soprattutto una continuità di rendimento che lo ha rimesso sotto i riflettori.

La volontà del giocatore

Il suo procuratore, Guardadisegno, parlando a LaRoma24, ha azzardato: “Lui è italo-argentino e non so che potrebbe succedere se la situazione con l’Albiceleste non si sbloccasse. Posso dire che avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con l’Italia”. Un segnale a Gattuso o una pressione a Scaloni? La verità è che Soulè si sente argentino purosangue e continuerà ad aspettare la nazionale argentina senza tradire le sue origini.

Lo sfogo dei tifosi

Tra l’altro l’idea non scalda neanche i tifosi azzurri a giudicare dalle reazioni sui social: “Stessa cosa la fece Dybala per attirare l’attenzione ed essere convocato. Poi c’è da dire che se accettasse di prendere la nazionalità sarebbe la cosa migliore successa all’Italia negli ultimi 4 anni”, oppure: “Se vuole giocare il mondiale perché dovrebbe accettare l’Italia?” e anche: “Hanno spiegato al ragazzo che l’unica possibilità di giocare un mondiale, è con l’Argentina?” e ancora: “Posso dire che è diventato un calciomercato? L’Italia deve essere composta da italiani puri e basta. Gente nata qua non nata in Argentina da genitori italiani avendo vissuto sempre lì, le nazionali che stanno stanno diventando”.

C’è chi scrive: “Basta argentini , preferisco 11 Gnonto piuttosto” e poi: “Tutto il tempo con il mate e la carne argentina sta questo, se sceglie l’ Italia è oggettivamente una vergogna, calciatori senza un minimo d’orgoglio e dignità” e anche: “Rifiutó già l’Italia quando parlò con Spalletti, giustamente direi. Gli voglio bene, ma a prescindere non andrebbe convocato”, oppure: “L’Italia è arrivata alla frutta. Uno non è convocato per la propria nazionale della sua nascita per mancanza di condizione e si convoca per l’Italia, la Nazionale degli avanzi scarsi delle altre nazioni. Non ho niente contro gli oriundi, ma essere seconda scelta è una vergogna”,

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