Virgilio Sport

Jonathan Milan alza la posta per il 2026: "Sogno la Sanremo, la Roubaix e una tappa nei tre grandi giri"

La stagione ha detto che Jonathan Milan se la gioca coi migliori velocisti al mondo. Nel 2026 proverà ad alzare l'asticella. mentre Roglic "accoglie" Evenepoel alla Red Bull.

Pubblicato:

Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Le bici sono in garage, adesso è tempo di prendere fiato (e anche il sole, per chi va al mare). Vita da ciclisti: ottobre segna la fine dell’attività su strada e concede un po’ di tregua, ma i pensieri nella mente dei corridori si annidano pensando già a quel che potrà raccontare la stagione che verrà. Con Jonathan Milan che dopo un 2025 da protagonista assoluto ha voglia di ripetersi e perché no, provare anche a migliorarsi. Mentre Primoz Roglic sente ormai il peso delle 36 primavere sulle spalle, consapevole che i giorni migliori sono già stati consegnati agli annali.

Milan no limits: “Voglio alzare ancora l’asticella”

Milan ha coronato lo scorso luglio un sogno tutt’altro che scontato: tornare dalla terra di Francia con addosso la maglia verde, quella della classifica a punti. E poco importa se la doppia cifra di vittorie è rimasta a una sola incollatura (9 i successi stagionali): l’alfiere delle volate della Lidl Trek ha piani piuttosto bellicosi anche per la stagione a venire. “Chiaro che il primo pensiero fa rima con Milano-Sanremo, ma se sulla Cipressa fanno quel ritmo è dura per uno come me”, spiega il velocista friulano.

“Il secondo è certamente la Roubaix: quest’anno sono riuscito a finirla per la prima volta, adesso so che cosa serve per essere della partita e provare a vincerla”. Il terzo, forse ancora più ambizioso, riguarda una sorta di tripla corona nell’anno solare, impresa riuscita a pochissimi eletti: Miguel Poblet nel 1956. Pierino Baffi nel 1958, Alessandro Petacchi nel 2003.

“Già sarebbe un sogno riuscire a conquistare almeno una tappa in tutti e tre i grandi giri in un’intera carriera, figurarsi farlo in un’unica stagione. È una sfida assai intrigante, sebbene piuttosto dura: è un piccolo sogno e spero vivamente di avere la possibilità di riuscire a centrarlo”. Con Ganna tendente al crepuscolare su strada, Milan rappresenta la migliore eccellenza italiana nel pedale: nel 2026, il faro sarà una volta di più il Gabbiano Jonathan, che ha dimostrato di sapersela giocare con i migliori al mondo.

Roglic gioca in difesa: “Nel 2026 vorrei un po’ più di libertà”

Chi ha avuto una carriera ad altissimi livelli, senza però riuscire a centrare il trionfo più desiderato (cioè la maglia gialla al Tour de France), è certamente Primoz Roglic. Che ha vissuto un 2025 sostanzialmente privo di grossi picchi: ha vinto la Volta a Catalunya a primavera, poi ha chiuso ottavo al Tour dopo essersi ritirato per via di una caduta al Giro. “La verità è che non sono andato male, ma in gruppo si corre sempre più veloci e non è un caso se ho soprannominato i miei colleghi la “MotoGP”, perché tanto so già che nel 2026 si andrà ancora più forte”, ha spiegato lo sloveno.

“Se penso a quanto mi sono impegnato nel corso degli allenamenti, non posso nascondere di aver vinto meno rispetto a quanto avrei sperato. Aver finito il Tour è stata una vittoria, poi ognuno può guardarla dal suo punto di vista”. Nel 2026 però alla Red Bull Bora Hansgrohe arriverà Remco Evenepoel, e necessariamente certi equilibri andranno a saltare. “Io sono arrivato alla Bora nel 2024, e pochi mesi dopo è arrivata Red Bull. Adesso arriverà Remco e cambieranno ancora le cose: dovremo sederci e parlare per capire come muoverci. Personalmente spero di avere un po’ più di tranquillità e anche di libertà, specialmente in determinate corse. Evenepoel lo conosco poco, ma non mancherà modo di trovare un’intesa. E comunque vorrei avere con tutto il team conversazioni sincere e obiettivi sinceri: parlare chiaro è la cosa migliore e mi auguro che tutti la pensino come me”.

L’altro sloveno, però, resta una spanna sopra tutti. “Pogacar in questo momento fa cose che a noi non riescono, e quindi è giusto fare i conti con questa realtà. Provare a batterlo al Tour con una formazione a tre punte con me, Lipowitz ed Evenepoel? Magari funzionerebbe, ma la UAE non è una squadra così scarsa…”.

Leggi anche:

Inglas Vetri

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi
SERIE A:
Atalanta - Sassuolo
Genoa - Fiorentina
Bologna - Napoli
SERIE B:
Cesena - Avellino
Pescara - Monza

SPORT TREND

Caricamento contenuti...