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Juve, Pistocchi all'attacco: Chissà se adesso lo faranno

Il giornalista riporta le parole di Pirlo in conferenza e polemizza: Nella scorsa stagione c’è stato qualcuno che non è stato disponibile a lavorare.

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Quale sarà il volto della nuova Juve? Andrea Pirlo in conferenza stampa ha assicurato di vedere il calcio in modo propositivo e di puntare al dominio del gioco attraverso il possesso palla. Per l’esordiente allenatore della Vecchia Signora, la propensione al sacrificio dovrà essere uno dei marchi di fabbrica della formazione bianconera nel prossimo futuro.

Pistocchi e le parole di Pirlo

Proprio dalle parole del tecnico prende le mosse Maurizio Pistocchi per un nuovo, velato – ma neanche tanto – attacco. Questa volta nel mirino del giornalista Mediaset ci sono i calciatori, responsabili di atteggiamenti poco consoni nel recente passato. Per illustrare il suo pensiero Pistocchi riprende uno stralcio delle dichiarazioni dell’ex regista: “Bisogna riportare il dna del lavoro e del sacrificarsi l’uno per l’altro, perché solo così si possono raggiungere gli obiettivi”.

L’affondo di Pistocchi

Dopo aver riportato le considerazioni di Pirlo, Pistocchi passa alle sue. L’esperto cronista è ancora una volta caustico e questa volta se la prende con qualcuno dei calciatori, senza specificarne il nome: “A quanto pare nella scorsa stagione c’è stato qualcuno che non è stato disponibile a lavorare e a sacrificarsi per la squadra. Chissà se ne avrà voglia con il Maestro”, è la considerazione vagamente sarcastica postata su Twitter. 

Il video di Sarri con Ronaldo

Non è finita, perché dopo un po’ il giornalista condivide pure un video in cui si vede Ronaldo perplesso scuotere la testa dopo un breve colloquio con Sarri nel corso di una partita. Che sia proprio il fenomeno portoghese uno dei destinatari delle aspre considerazioni di Pistocchi? Sembrerebbe proprio di sì.

Le reazioni dei tifosi

“Chissà se sono parole sue o della dirigenza del club”, ipotizza un utente. “Si ma l’impressione che si aveva con Sarri è che lui faceva l’allenatore e basta. Invece, soprattutto se sei in mezzo a dei campioni, devi creare anche un rapporto che va oltre il campo, non dico di amicizia da frequentarsi tutti i giorni, ma comuque cordiale, di confronto”, osserva Andrea. Per Mino questa è stata una “uscita alquanto infelice da parte del maestro”, mentre Ronny sottolinea: “Una delle migliori qualità di un mister è la capacità nel farsi seguire dai giocatori… Sarri non è da grande squadra perché anche al Chelsea dopo qualche mese non lo sopportavano più”.

 

Juve, Pistocchi all'attacco: Chissà se adesso lo faranno Fonte: Twitter

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