Gianluigi Buffon, ospite a “Che tempo che fa”, su Rai1, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, torna a parlare del suo futuro: “Mi incontrerò con il presidente della Juventus che mi vuole bene e, con l’ausilio suo e della società, sono certo che prenderemo la strada giusta. A volte bisogna sapersi anche accontentare. Io ho fatto tanti record e sarei contento se quello di presenze in serie A restasse a Paolo Maldini, un amico e grande campione”.
E sulla sua vita post calcio la leggenda dei pali si esprime così: “Avrò un ruolo nel mondo del calcio, che è stato la mia vita. Da dirigente o da tecnico? Non lo so. Quando smetterò mi prenderò sei mesi per pensare e decidere su quale obiettivo puntare”.
Il portierone della Juventus e della Nazionale ha poi rivelato di aver ricevuto telefonate di auguri, tra gli altri, dal Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal ct del Mondiale 2006, Marcello Lippi, dall’ex compagno di squadra e nazionale Andrea Pirlo, da Pippo Baudo e dal giornalista Piero Angela: “Mi hanno tutti chiesto di continuare a giocare… Il fatto che così tanta gente oggi abbia pensato a me mi ha dato tanta forza: al di là dei momenti da superman che tutti viviamo, c’è anche umanità e qualche pacca sulla spalla a volte fa piacere. In alcune partite le parate valgono di più”.
“Giocavo da centrocampista ma mi piaceva fare gol, poi in tv ho visto il portiere del Camerun Thomas N’Kono ed è stata una folgorazione, così ho scelto la maglia numero 1. Quando sei bimbo personaggi così folkloristici ti catturano. Lo sport è una palestra di vita e se cominci da ragazzo ti tutela anche da eventuali strade sbagliate. Sono quasi trent’anni che sono fuori di casa, che faccio questo lavoro. Mi imbarazza a volte il grande rispetto che ha la gente per me, specialmente dai cugini francesi”, racconta ancora Gigi.
“Che partite rigiocherei? Italia-Spagna dell’Europeo e la finale di Cardiff, perché le abbiamo perse senza giocare. FIGC? L’auspicio è che si pensi al bene del calcio. Chi poi come me è stato rappresentato da Tommasi spera che in queste votazioni ci sia spazio per far sentire sempre di più la nostra voce”.
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