Ha vinto 17 partite su 19 di campionato, chiudendo il girone d’andata con un punteggio record e ben nove punti di vantaggio sulla seconda. Eppure, la Juventus non vuole lasciare nulla di intentato nella stagione in cui l’obiettivo più o meno dichiarato è fare il Triplete, aggiungendo agli “abituali” trionfi in Serie A e Coppa Italia anche il sogno chiamato Champions League.
E allora ecco che il duo composto da Fabio Paratici e Pavel Nedved è pronto a infiammare la prima sessione di mercato del post-Marotta, approdato all’Inter a gennaio, provando a colmare l’unica, piccola lacuna dell’organico di Allegri, che ha poche alternative a centrocampo. L’obiettivo, ammesso anche dallo stesso Paratici, è Aaron Ramsey, centrocampista gallese classe ’90 che andrà in scadenza con l’Arsenal nel prossimo giugno e che ha già chiuso alla possibilità di rinnovare il contratto con i Gunners.
Grazie ad una proposta da 6,5 milioni netti per cinque anni la Juventus ha convinto il giocatore, battendo la concorrenza di Barcellona, Psg e Real Madrid, non esattamente tre club qualunque, cui aggiungere una commissione da 9 milioni per l’agente del giocatore, David Baldwin.
Ma non basta, perché se per giugno è quasi tutto fatto, a Torino si tengono una finestrella aperta per anticipare i tempi e portare a Torino il giocatore già a gennaio, appunto per la gioia di Allegri che ha potuto contare su poche alternative nel reparto nella prima parte della stagione.
Quest’ultima ipotesi, però, è stata smentita con forza dal tecnico dell’Arsenal, Unai Emery, che ha parlato in vista della partita di FA Cup contro il Blackpool. L’ex allenatore del Psg non ha potuto negare l’addio di Ramsey a fine stagione, ma non vuole neppure pensare all’idea di rinunciare adesso al giocatore: “Oggi lo voglio con noi, a fine stagione sarà il momento in cui potrà andare dove vuole. Juve? Non so nulla. Voglio che resti concentrato ogni giorno sui nostri allenamenti e pensi alla prossima partita”.
Ramsey sarebbe il terzo gallese della storia della Juventus. Agli antipodi il rendimento dei due predecessori: John Charles ha fatto la storia vincendo tre scudetti tra il 1957 e il ‘61, segnando oltre 100 gol, mentre clamoroso fu il flop di Ian Rush, in bianconero nella stagione 1987-’88.
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