La Juventus ha effettuato un sondaggio per l’attaccante del Manchester United Anthony Martial. Poche ore prima della partita di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Tottenham, Pavel Nedved ha colto l’occasione per incontrare a Londra Nelio Lucas, numero uno del Doyen sports investments, il fondo di private equity che si occupa di finanziare i contratti di acquisto e cessione di calciatori professionisti per conto di club calcistici sudamericani ed europei.
Un lungo colloquio in cui il dirigente bianconero, secondo Premium Sport, avrebbe discusso la situazione del 22enne attaccante francese, che potrebbe lasciare Manchester in estate. L’arrivo di Alexis Sanchez ha messo in discussione il futuro del giocatore transalpino, il cui contratto scade nel 2019 ed è quindi tra i possibili giocatori cedibili a giugno.
Corteggiato a lungo dall’Inter, Martial è seguito con attenzione anche dal Real Madrid del connazionale Zidane. In grado di giostrare su tutto il fronte offensivo, Martial ha realizzato 34 reti in 122 presenze con la maglia dei Red Devils. Vanta 17 presenze in Nazionale.
Intanto alla vigilia della partita contro gli Spurs, Buffon ha parlato del suo futuro: “Io ho scelto. Devo solo incontrarmi con il presidente. Le nostre idee credo combacino ma in questo momento della stagione è fuori luogo parlarne”.
Poi stuzzicato dalla stampa ha continuato: “Se ho riflettuto sul fatto che potrebbe essere la mia ultima partita in Champions? Non mi ha mai sfiorato questo pensiero, anche perché sono ottimista di natura. Credo e mi auguro che almeno per quest’anno non sia l’ultima né per me né per la Juve, spero ce ne siano tante altre”.
“Partita aperta – è il pronostico di Sacchi sul match con gli inglesi -. Il 2-2 dell’andata pesa, ma non è un macigno. Per la Juve la qualificazione è possibile. Per la Juve è la partita ideale. Mi spiego: cercherà di sorprendere il Tottenham all’inizio e poi, se non riuscirà, proverà ad agire di rimessa. E i bianconeri, giocando così, sono maestri. Il Tottenham sa fare soltanto un calcio offensivo e non cambierà le sue abitudini. E la Juve dovrà avere pazienza e sapere quando è il momento di colpire. Il pallone lo terranno gli inglesi che, non dimentichiamolo, in fase difensiva commettono parecchi errori. I bianconeri dovranno essere bravi a sfruttare queste disattenzioni”.
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