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Juventus-Sarri, altre tensioni per la rescissione

Il club ha fretta e chiede di rinunciare alle penali: il tecnico prende tempo.

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In casa Juventus si fa i conti con un inizio di stagione sottotono, non tanto a livello di risultati, quanto di gioco e di fiducia, che stenta a decollare sia sul fronte interno che dall’opinione pubblica. La gestione di Andrea Pirlo non sta spazzando via i dubbi con cui l’annata è iniziata, dovuti all’assenza di esperienza del neo-allenatore bianconero e ad un mercato che non ha soddisfatto tutti.

Il confronto con la passata stagione dopo lo stesso numero di partite disputate premia Maurizio Sarri, eppure il tecnico toscano appartiene ormai al passato della Juventus, al punto che le parti sono in stato di trattativa avanzata per la risoluzione del contratto in essere con i campioni d’Italia.

Avanzata, ma anche bloccata, perché, secondo quanto riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, Sarri non sembra al momento voler firmare le carte che sancirebbero la fine ufficiale del suo rapporto con la società bianconera.

La Juventus vorrebbe archiviare la pratica entro il 31 ottobre, ma la volontà dell’allenatore è quella di prendere tempo, nonostante le richieste per tornare in panchina non manchino, dall’Italia, con l’opzione Fiorentina che sembra la più calda, e dall’estero.

Il contratto di Sarri con la Juventus è da 5,5 milioni netti più le tre mensilità che la scorsa primavera furono riversate sul prossimo bilancio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Contratto che risulta formalmente in scadenza, perché l’opzione rinnovo fino al 2022 non sarà rispettata. La società deve al tecnico 2,5 milioni netti proprio perché non eserciterà il prolungamento per un’altra stagione e proprio in virtù della cifra consistente da pagare la richiesta arrivata dal club a Sarri, oltre a quella di spalmare i 2,5 milioni anche nella stagione 2021-2022, è stata quella di rinunciare alla penale.

Dopo un consulto con i propri agenti, Fali Ramadani e Alessandro Pellegrini, Sarri ha preso tempo, convinto di dover ricevere dalla Juventus tutto quanto pattuito in sede di contratto, considerando anche le modalità dell’esonero, arrivato poche ore dopo l’eliminazione dalla Champions League ad opera del Lione, nonostante la conquista dello scudetto. Il momento particolare vissuto dal calcio italiano e internazionale, inoltre, non spinge Sarri ad accelerare i tempi per liberarsi. Ancora una volta, esigenze diverse tra la società e l’ex allenatore.
 

Juventus-Sarri, altre tensioni per la rescissione Fonte: Getty Images

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