La nuova figuraccia a Cagliari e la sesta sconfitta in campionato gettano di nuovo un’ombra su Maurizio Sarri a pochi giorni dallo scudetto. Un calo di tensione era previsto dopo la conquista del nono scudetto consecutivo, ma non un crollo del genere in Sardegna, dove i bianconeri hanno staccato la spina e anche Cristiano Ronaldo si è dovuto arrendere. I tifosi sui social mettono in discussione la capacità di Sarri di motivare la squadra, e molti criticano il mister bianconero per le sue parole nel dopo gara.
#SarriOut immancabilmente ha rifatto capolino tra le tendenze su Twitter, e molti sono preoccupati in vista dell’impegno di Champions contro il Lione, quando la Vecchia Signora sarà chiamata a ribaltare l’1-0 dell’andata.
Il direttore sportivo Fabio Paratici, parlando del futuro del tecnico, ha negato che la Champions sarà decisiva per la sua permanenza in panchina: “Una partita non può cambiare le valutazioni che si fanno in 13-14 mesi perché stiamo affrontando di fila una stagione e mezzo. Ora rimaniamo concentrati sul campionato e poi sulla Champions League”.
Sono ben 40 le reti subite dai bianconeri: “Il dato dei gol subiti ci può preoccupare – ha ammesso Sarri -, stasera, no, perché vieni da un campionato vinto poche ore fa, a livello di determinazione va preso come viene. Una partita atipica presa per come è. Se si parla di altri momenti dobbiamo diventare una squadra più solida”.
Sarri ha puntato il dito sui tanti assenti: “Il Lione? Oggi abbiamo lasciato a casa nove infortunati, al momento ho pochi dubbi, facciamoci venire i dubbi in base a quelli che recupereranno”.
Poi ha attaccato la Lega per il calendario: “La Lega ci ha messo in difficoltà, siamo l’unica squadra in Europa ad aver fatto 5 partite in 12 giorni. Così rischiamo di lasciare energie e qualche giocatore sul campo, potevano allungarci questo ciclo di un paio di giorni. Vedremo se sarà il caso di fare una scelta drastica e fare giocare l’Under 23 nell’ultima giornata di campionato”, ha sbottato.
