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La classifica senza errori arbitrali: ventunesima giornata

L'Inter recrimina per le decisioni di Manganiello contro il Cagliari, c'era rigore per fallo su Young; proteste anche a Roma, Napoli e Genova.

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La classifica senza errori arbitrali: ventunesima giornata Fonte: Ansa

All’Inter manca un rigore contro il Cagliari e con tutta probabilità grazie a quel penalty gli uomini di Conte avrebbero vinto la partita. È questa la nota saliente della seconda giornata di ritorno del massimo campionato. La nostra classifica senza errori arbitrali, dunque, vede in testa il deciso allungo dei nerazzurri, complice anche il ko della Juve a Napoli. Proteste e recriminazioni, oltre che nello stesso match del San Paolo, anche nelle sfide di Roma e Genova. Ma andiamo con ordine.

Conte…statore

Una furia Conte al termine della gara coi rossoblu, al punto da disertare la sala stampa. A scatenare la rabbia del trainer dell’Inter le contestate decisioni di Manganiello. Una protesta, in particolare, appare legittima. Al minuto 60 Young cade a terra in area dopo un contatto con Oliva, che si interessa più dell’avversario che del pallone: rigore abbastanza legittimo, ma né Manganiello, né il Var intervengono. Prive di fondamento, invece, le altre proteste di Conte e dei giocatori dell’Inter. Nell’azione che porta al gol di Nainggolan è corretto il contrasto di Joao Pedro su Godin. Quanto al rosso a Lautaro, non si capisce perché l’argentino protesti così tanto dopo essere stato anticipato regolarmente da Walukiewick e soprattutto perché ecceda al punto da guadagnarsi il rosso.

Napoli-Juve

Polemiche anche per la direzione di Mariani al San Paolo. Il Napoli, in particolare, lamenta la mancata concessione di un rigore per un tocco di mano di Cuadrado in area a metà ripresa. Il colombiano ha il braccio largo, eppure l’arbitro e il Var glissano. L’ex arbitro Marelli sul suo blog dice la sua sull’episodio: “Il tocco di mano c’è tutto ma non è punibile per almeno tre motivi: distanza ravvicinata tra Zielinski e Cuadrado; pallone completamente inatteso; non c’è alcun movimento della mano verso il pallone ma è il pallone che incoccia casualmente sulla mano del difendente”. Inesistente a fine gara il fallo fischiato a Ronaldo per un contrasto aereo con il connazionale Rui in area avversaria, giusto invece il giallo per eccesso di proteste. Visto che ha continuato a mandare a quel paese l’arbitro, anzi, probabilmente CR7 avrebbe dovuto essere espulso, come Balotelli in Brescia-Cagliari.

Le altre partite

L’episodio saliente del derby capitolino, sotto il profilo arbitrale, è invece il rigore prima concesso alla Roma per contatto Patric-Kluivert, poi revocato dopo consulto Var. Calvarese, su invito di Mazzoleni, va a rivedere le immagini e annulla il penalty. Decisione corretta: il contatto tra i due giocatori, che guardano entrambi il pallone, è casuale. Non è neppure fallo dell’attaccante, a dirla tutta, anche se il gioco riparte con una punizione per la Lazio. A Genova, invece, si lamentano – giustamente – sia Samp che Sassuolo. Più di un dubbio solleva l’espulsione di Peluso nel primo tempo, decisa da Piccinini che lo ritiene ultimo uomo: il pallone su cui si sta avventando Gabbiadini non è nel suo pieno controllo. A pareggiare il conto, ristabilendo giustizia anche nella nostra classifica, è la decisione (sbagliata) di non concedere rigore alla Sampdoria nella ripresa per una trattenuta in area di Caputo sullo stesso Gabbiadini.

La classifica senza errori arbitrali

Inter 53; Juventus 45; Lazio 42; Atalanta 40; Roma 39; Napoli 35; Parma 31; Bologna, Verona 30; Torino, Milan 29; Cagliari 28; Fiorentina 27; Sassuolo 24; Udinese 21; Sampdoria 20; Lecce 19; Spal 13; Brescia 12; Genoa 10.

La classifica reale

Ed ecco invece la graduatoria “vera”, quella con i punti conquistati sul campo (e con gli errori arbitrali). Tra parentesi sono segnati proprio i punti in più o in meno accumulati da ciascuna squadra: Juventus 51 (+6); Inter 48 (-5); Lazio 46 (+4); Roma 39; Atalanta 38 (-2); Parma 31, Milan 31 (+2), Cagliari 31 (+3); Verona 29 (-1); Napoli 27 (-8), Bologna 27 (-3), Torino 27 (-2); Fiorentina 25 (-2); Udinese 24 (+3); Sassuolo 23 (-1); Sampdoria 20; Lecce 16 (-3); Spal 15 (+2), Brescia 15 (+3), Genoa 15 (+5).

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

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