Il tecnico argentino Marcelo Bielsa non viene soprannominato “El Loco” “Il pazzo” per caso. L’allenatore del Leeds, su cui pende un’indagine della Federazione con possibile squalifica per aver inviato un membro del suo staff a spiare un allenamento del Derby County, prossimo rivale di campionato, ha ammesso di aver “spiato” e osservato tutti gli avversari della sua squadra in questa stagione prima di giocarci contro.
Bielsa lo ha detto candidamente in conferenza stampa: “Quello che ho fatto non è illegale. Possiamo discutere del fatto che non sia considerata una cosa buona, ma non è una violazione della legge”, sono le parole dell’ex commissario tecnico dell’Argentina durante l’incontro con i giornalisti convocato d’urgenza dopo la decisione della Federazione di aprire una procedura su di lui.
“Molte persone hanno espresso un’opinione sul mio comportamento, molti lo hanno condannato, dicendo che non era etico e morale. Prima di tutto voglio dire che renderò più facile l’investigazione alla Lega, darò le informazioni di cui ha bisogno. Questo mezzo non è così utile, non ti mette nelle condizioni di vincere una partita. Ma il modo di rispettare il calcio è conoscere i giocatori in campo. Io posso non parlare inglese, ma posso parlare delle 24 squadre che compongono il nostro campionato”.
Il Loco durante la conferenza stampa ha mostrato ai presenti il suo foglio di lavoro excel con i tutti i dati raccolti sulle avversarie.
“Il club non è responsabile in alcun modo. La persona ha seguito i miei ordini e io sono l’unico responsabile. Ho osservato tutti i rivali contro i quali abbiamo giocato e ho guardato le sessioni di allenamento di tutti i nostri avversari prima di giocare contro di loro. Quando osservi gli allenamenti degli avversari cerchi di capire l’undici titolare. Ovviamente non sono le informazioni che ti permettono di costruire una formazione per neutralizzare l’avversario, ma questa non è una norma. Non sto cercando di giustificare il mio comportamento. Se le autorità vogliono proteggere il campionato, condannando coloro che si comportano con cattive intenzioni o influenzano il prestigio della lega, dobbiamo rispettare le sanzioni. Un allenatore ha uno staff di 20 persone, chiaramente non definiamo l’andamento della partita ma ci dà fastidio quando non lavoriamo abbastanza. Questo non ti permette di vincere le partite, ma chiaramente ti fa conoscere dei giocatori. Magari non parlo bene inglese, ma vi posso parlare di tutte le squadre del campionato. L’unico nostro obiettivo era vedere quali fossero le posizioni dei calciatori del Derby County rispetto all’anno precedente: un normale modo di conoscere l’avversario”.
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