L’ultima sparata di Raymond Domenech fa ben sperare l’Atalanta e, più in generale, il calcio italiano. Che nei nerazzurri ha trovato dei calciatori in grado di dare del filo da torcere alle cosiddette big di casa nostra e di farsi onore anche in Europa. Anche in Champions League, con il biglietto per i quarti di finale del mini torneo di Lisbona già staccato. “Non vedo come questa squadra dell’Atalanta possa preoccupare il Paris Saint Germain. E’ troppo debole difensivamente” ha sentenziato l’ex commissario tecnico della nazionale francese.
Una delle tante provocazioni di Domenech, che ama stuzzicare ma che poi, da allenatore, è sempre rimasto a bocca asciutta quando ci sono stati di mezzo gli italiani. Ha perso la finale del campionato del mondo, nel 2006, in Germania. Ma prima ancora aveva dovuto bere l’amaro calice quando allenava la selezione transalpina Under 21.
Gian Piero Gasperini, il timoniere della Dea, non è voluto finire nel trappolone teso dal collega (che peraltro, da una decina d’anni, non ha una panchina sulla quale sedersi). “Penso che abbia ragione. Se ci ha visto giocare, ha fatto le sue valutazioni. Speriamo di smentirlo in campo però, ma va bene…” ha sottolineato marpionescamente il tecnico piemontese degli orobici nella conferenza stampa post pareggio in casa dell’Hellas Verona.
Gasperini, in effetti, ha altro a cui pensare. In particolare lo tormenta la situazione legata a Josip Ilicic. “Ci sta mancando da nove partite. Josip avrà tempo per recuperare, ma non è in buona condizione e deve riprendersi. Non ho idea per quanto dovrà rimanere fuori, questo lo vedremo” ha raccontato, consapevole dell’importanza dello sloveno per il suo gioco. Ora che la possibilità di vincere lo scudetto è andata in archivio c’è qualcosa di ancora più grande da sognare. Con buona pace di Domenech.
