Dopo aver liquidato l’Atletico Madrid, la Juventus attende di conoscere il nome dell’avversario dei quarti di finale di Champions League nel sorteggio in programma domani a Nyon. Sull’argomento s’è pronunciato Bruno Longhi, che a Radio Sportiva è andato controcorrente rispetto a quanto si augurano molti dei tifosi bianconeri. Dopo aver indicato Manchester City e Barcellona come le principali favorite, insieme naturalmente alla Juventus, il giornalista ha detto che: “tutti si augurano il Porto, io invece per il bene della Juventus mi auguro che possa affrontare nei quarti di finale il Manchester United, che è già stato messo in difficoltà dai bianconeri nel girone e ha passato il turno per i demeriti del Psg”.
IL VALORE DEI RED DEVILS. Una tesi condivisibile, nel doppio confronto con il Paris Saint Germain i Red Devils hanno meritato nettamente di perdere all’Old Trafford, quando furono sconfitti per 2-0, mentre nella vittoria per 3-1 a Parigi l’hanno spuntata grazie a due topiche della difesa transalpina (di Kehrer in occasione dell’1-0 e di Buffon sul 2-1), trovando poi la terza rete solo per rigore assegnato su fallo di mano piuttosto casuale. Inoltre, nei due confronti della fase a gironi la Juventus è apparsa nettamente superiore, imponendosi per 1-0 a Manchester – dove però avrebbe anche potuto dilagare – e perdendo 2-1 a Torino una gara incredibile, dominata per 80’ e poi scivolata via nel finale.
IPOTESI PORTO. Per Longhi, insomma, lo United è molto meno temibile del Porto, team che ha eliminato la Roma e che, pur partendo da una base tecnica inferiore ai Red Devils, sembra più preparato sul piano del gioco di squadra. Inoltre, in Champions League i lusitani hanno perso una sola gara – all’Olimpico contro i giallorossi – e sono ancora imbattuti al Do Dragao. “Il Porto – ha spiegato Longhi – per me è una squadra ostica dal punto di vista tattico, mentre Barcellona e Manchester City sono squadre che se si esprimono al 100% difficilmente di fanno vedere la palla”. Per Longhi, infine, nel cammino della Juventus potrà incidere ancora molto Paulo Dybala, il cui utilizzo a gara in corso rappresenta un’arma fondamentale per i bianconeri. “La rosa della Juventus è ampia e di grande qualità – ha aggiunto Longhi . Poi ci sono partite in cui decidi di non sfondare centralmente e allora Allegri ha preferito i giocatori di fascia. Avere una risorsa come lui vuol dire avere una forza devastante a disposizione: stiamo parlando di un fuoriclasse”.