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Luca Bargiggia: la rinascita lontano da casa

Squalificato per due anni per positività a un metabolita della cocaina ("Non cerco scuse né attenuanti") il figlio del noto giornalista Mediaset ("Non mi ha parlato per due mesi") ha ripreso a giocare in un torneo universitario in America.

18-10-2017 13:40

Luca Bargiggia: la rinascita lontano da casa Fonte: ANSA

La rinascita lontano da casa per Luca Bargiggia. Squalificato per due anni per positività a un metabolita della cocaina (“Non cerco scuse né attenuanti”), quando era in forza al Pontedera, in Lega Pro, il figlio del noto giornalista Mediaset (“Non mi ha parlato per due mesi”) ha ripreso a giocare in un torneo universitario in America.

“Ho sbagliato di grosso. Ho commesso un errore che non avrei mai dovuto commettere, sto pagando il conto alla giustizia sportiva, com’è giusto che sia. Papà non mi ha parlato per due mesi: era furioso, si è sentito tradito. Essendo un personaggio pubblico, ha scontato il mio sbaglio anche sulla sua pelle: sul web, gli haters si sono scatenati. E’ stata una fiera delle nefandezze, una saga dell’inciviltà andata avanti per giorni e giorni. Ma siamo stati più forti anche di questo e, superato lo choc, papà mi ha teso la mano” ha raccontato al Corriere dello Sport.

“Sono volato a Miami, ho sostenuto un provino con Gavin Oldham, l’allenatore dei Seahawks, la squadra di Keiser University. L’ho superato. Ho vinto una borsa di studio, grazie alla quale ho pagato l’iscrizione al college, provvedendo invece di tasca mia al vitto e all’alloggio. E ho ricominciato a giocare, non essendo il campionato universitario un torneo sotto l’egida Fifa, altrimenti non sarebbe stato possibile, per via della squalifica. Il torneo scatta ad agosto e si conclude a dicembre. Il livello tecnico? Buono. Diciamo che non finirò mai di ringraziare l’Inter per l’educazione tattica che mi ha impartito negli anni del settore giovanile: d’altra parte, non è un modo di dire quando si sottolinea l’eccellenza della scuola tecnica italiana” ha aggiunto.

“Il sogno? Giocare in Mls, la serie A americana. Ogni estate c’è il draft, le società scelgono i giocatori e io voglio farmi trovare pronto. Ho in corpo una grande voglia di rivincita, prima di tutto nei confronti di me stesso. Non so che cosa mia sia passato per la testa, quando ho commesso quell’errore. So che devo riscattarmi ed è ciò che intendo fare” la conclusione di Luca, 21 anni. E un futuro davanti.

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