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L'Europeo si giocherà nel 2021, Uefa con le spalle al muro

L'Uefa decide il futuro del calcio: le opzioni per Serie A, Champions League ed Euro 2020.

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L'Europeo si giocherà nel 2021, Uefa con le spalle al muro Fonte: 123RF

Era già stato anticipato dalla Federazione norvegese ma ora che la Uefa lo comunica: i campionati Europei sono stati posticipati di 12 mesi. Data l’emergenza Coronavirus la gara inaugurale sarà l’11 giugno a Roma, la finale l’11 luglio a Londra. La decisione di rimandare di un anno la competizione è arrivata al termine di una riunione con tutte le Federazioni, le Leghe, i club e le rappresentanze dei calciatori. La priorità è stata dunque concessa a campionati e Coppe, Champions ed Europa League.

Il comunicato ufficiale: “La UEFA ha annunciato oggi il rinvio di 12 mesi della sua principale competizione per squadre nazionali, UEFA EURO 2020, che si sarebbe dovuto svolgere a giugno e luglio di quest’anno. La salute di tutti coloro che sono coinvolti nel gioco è la priorità. La decisione aiuterà il completamento delle competizioni nazionali, attualmente in attesa a causa dell’emergenza COVID-19. Tutte le competizioni e le partite UEFA (comprese le amichevoli) per club e squadre nazionali per uomini e donne sono state sospese fino a nuovo avviso. Le partite dei play-off di UEFA EURO 2020 e le amichevoli internazionali, in programma per la fine di marzo, saranno giocate nella finestra internazionale all’inizio di giugno, previa revisione della situazione. È stato istituito un gruppo di lavoro con la partecipazione di campionati e rappresentanti di club per esaminare le soluzioni di calendario che consentirebbero il completamento della stagione in corso e qualsiasi altra conseguenza delle decisioni prese oggi”.

Lo spostamento di Euro 2020 procurerà un danno economico pari a 300 milioni, perdite cui sarà chiesto di contribuire anche ai club, alle Leghe e alle varie Federazioni.

Le parole di Ceferin: “Siamo al comando di uno sport nel quale un gran numero di persone vive e che è stato messo a terra da questo avversario invisibile e in rapido movimento. È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo. La salute dei tifosi, degli staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e con questo spirito, la UEFA ha presentato una serie di opzioni in modo che le varie competizioni possano finire in questa stagione, in sicurezza. Sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi. C’era un vero spirito di cooperazione, tutti hanno capito che avrebbero dovuto sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato. Era importante che, in quanto organo di governo del calcio europeo, la UEFA guidasse il processo e facesse il più grande sacrificio. Lo spostamento di EURO 2020 ha un costo enorme per la UEFA, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non siano interessati”.

“Il calcio è una forza edificante e potente nella società – ha continuato -. Il pensiero di celebrare un Europeo in stadi vuoti, con fan zone deserte, mentre il Continente si sarebbe potuto trovare a casa in isolamento, non era possibile e non avremmo potuto accettare di celebrare il 60° anniversario della competizione in questo modo. Vorrei ringraziare l’Associazione europea dei club, le leghe europee e FIFPro Europa per l’ottimo lavoro svolto oggi e per la loro collaborazione. Vorrei anche ringraziare dal profondo del mio cuore le 55 associazioni nazionali, i loro presidenti e segretari generali, e i miei colleghi del Comitato esecutivo per il loro sostegno e decisioni sagge. I dettagli saranno elaborati nelle prossime settimane, ma i principi di base sono stati concordati e questo è un grande passo avanti. Abbiamo tutti dimostrato di essere leader responsabili. Abbiamo dimostrato solidarietà e unità”.

“Vorrei anche ringraziare Alejandro Dominguez e CONMEBOL, che hanno deciso di spostare la Copa America 2020 di CONMEBOL per seguire le raccomandazioni emesse dalle organizzazioni internazionali di sanità pubblica per attuare misure estreme e in seguito al rinvio di EURO 2020. Ciò significa che i club e le leghe in Europa avranno il minor disturbo possibile nella disponibilità dei loro giocatori. Questi sforzi congiunti e soprattutto questa decisione coordinata e responsabile, sono profondamente apprezzati da tutta la comunità calcistica europea. Vorrei ringraziare la FIFA e il suo Presidente, Gianni Infantino, che ha indicato che farà tutto il necessario per far funzionare questo nuovo calendario. Di fronte a questa crisi, il calcio ha mostrato il suo lato migliore con apertura, solidarietà e tolleranza”.

I campionati nazionali e le coppe europee devono essere conclusi entro l’estate (Coronavirus permettendo). Saranno creati due gruppi di lavoro, fa sapere la rosea: uno che discuterà dei calendari, l’altro delle questioni finanziarie. Per la ripresa generale invece ci sono due ipotesi: 14 aprile o 13 giugno.

Secondo le ipotesi, Champions League ed Europa League potrebbero concludersi con gare secche e Final Four per dare la possibilità alle varie leghe di concludere i loro tornei nazionali.

La speranza è di chiudere i tornei e le competizioni tra maggio e giugno, ma non è esclusa anche la possibilità di andare oltre il 30 giugno e di giocare a luglio: in questo caso sarà necessario trovare un accordo con i calciatori per la questione contratti, visto i tanti giocatori in scadenza a fine giugno. Alcuni osservatori ipotizzano un prolungamento degli attuali contratti in deroga fino al 15 luglio. Da sbrogliare anche il nodo ferie.

Se davvero l’emergenza dovesse prolungarsi anche durante l’estate, non è esclusa la possibilità di assegnare titoli e scudetti a tavolino, ma la Federazione darà libertà di scelta alla varie leghe nazionali.

SPORTAL.IT

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