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L'ultima partita (con gol) del Presidente George Weah

L'ex attaccante del Milan prende le redini del governo della Liberia.

22-01-2018 15:50

L'ultima partita (con gol) del Presidente George Weah Fonte: ANSA

Il presidente eletto della Liberia George Weah ritorna per per un’ultima volta calciatore. L’ex attaccante del Milan, Pallone d’Oro 1995, ha preso parte a un match di beneficenza nell’ambito degli eventi per l’inaugurazione del suo mandato, che si tenuto il 22 gennaio.

Sotto un sole spietato, un po’ sovrappeso, ma sempre potente e dinamico, l’ex centravanti del Diavolo è andato anche a segno: un gol di buon auspicio in vista della sua esperienza alla guida del suo Paese.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Weah ha spiegato come intende risollevare le sorti della nazione: “Siamo uno degli Stati più vecchi d’Africa e non abbiamo strade, elettricità, acqua, lavoro. Non può essere. Prometto che avremo strade buone e che saranno creati posti di lavoro. E farò ciò che ho promesso, perché so di cosa ha bisogno la Liberia. Il governo precedente ha promesso e non ha mantenuto. Mi chiedono in cosa sarò migliore di loro: ecco, in questo per esempio. E poi voglio un Paese che possa sostenersi da solo, che sia in grado di esportare, che possa rilanciare la sua agricoltura”.

“Non vedo l’ora di cominciare. C’è tanto di quel lavoro da fare che uno dovrebbe spaventarsi, io invece sono eccitato, come la gente. Ce la dobbiamo fare. La gente mi ha votato perché spera che con me tanti altri possano crescere, lavorare, cambiare le proprie vite come ho fatto io. Sanno da dove sono partito, e hanno visto dove sono arrivato. Ce l’ho fatta io, possono farcela tanti altri liberiani. Il mio compito è quello di provare a dar loro l’opportunità che ho avuto io”.

Weah deve tutto al calcio: “Quando eravamo in guerra, e lo siamo stati a lungo, l’unica cosa che univa la gente era il calcio. Mi sembra giusto rendere omaggio a questo sport con una partitella. E poi ora non so quando potrò tornare a giocare…”.

Un ringraziamento all’Italia: “Nel vostro Paese le cose mi sono andate benissimo e oltre a fare scorta di grandi ricordi da voi ho imparato tanto. In tanti dall’Italia in questi giorni mi hanno scritto e incoraggiato, oggi posso ricambiare tanto affetto con queste parole: penso che in Italia il mio successo faccia piacere, e non solo ai milanisti ma a tutta la gente che ama il calcio. La mia vita in Italia è stata meravigliosa. Oggi sono qui, a casa mia, con il mio popolo e la mia famiglia e sono felice di essere diventato il presidente della Liberia. So di avere gli occhi del mondo addosso, spero di essere in grado di mantenere il mio Paese in pace e di farlo arrivare lontano. Ci tengo a ringraziare Silvio Berlusconi, che in passato ha fatto tante cose per me e che mi ha mandato un bel messaggio quando ho vinto le elezioni, così come ha fatto Adriano Galliani. So che presto ci saranno le elezioni anche da voi, se Berlusconi dovesse vincere magari potremo parlare, la Liberia ha bisogno di amici”.

 

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