Il comunicato del Giudice sportivo dopo la supercoppa tra Juventus e Milan sembrava un bollettino di guerra per i rossoneri. Oltre alle squalifiche per Franck Kessié, espulso, Alessio Romagnoli, Davide Calabria e l’allenatore Gennaro Gattuso anche il medico rossonero, Mario Brozzi, è stato fermato fino a tutto il 4 febbraio 2019, “perché, al termine della gara, con fare arrogante e dispregiativo, rivolgendosi a un proprio calciatore, proferiva, percepito dal direttore di gara, parole gravemente offensive e insinuanti”.
IL RACCONTO DI BROZZI – Ma cosa avrà detto mai Brozzi a Banti? E’ lo stesso medico sociale rossonero a raccontarlo sui social, scrivendo: “Preoccupato delle reazioni dei ragazzi, nel tentativo di allontanarne uno dal direttore di gara gli ho detto “vieni via non ci parlare altrimenti completiamo l’opera”, al quesito arbitrale “cosa vuole insinuare?” Ho risposto “ nulla desidero sottrarre la beffa al danno” Questa cosa mi rattrista assai non già per quanti mi conoscono personalmente, ma per chi non conoscendomi chissà cosa può pensare. Pazienza”.
LE REAZIONI – Solidarietà piena è stata espressa sul web nei suoi confronti: “Dottore considerando che lei forse in questo momento è stato l’unica voce della società, può portare un messaggio a chi di dovere.. siamo stanchi di subire, meglio alcune volte un pugno su un tavolo, presentare la primavera in campo, che subire così e stare in silenzio”. Tutti accusano Banti: “L’arbitro ha avuto il coraggio di replicare con un “cosa vuole insinuare”….siamo al delirio. Dottore siamo tutti con Lei, massima solidarietà” o anche:“Qualcuno” disse….non ti curar di loro, ma guarda e passa…. Ma sfido anche quel “qualcuno” a restare inerme davanti a questo scempio!!!”. I tifosi del Milan sono indignati: “Caro Dottor Brozzi quello che lei Afferma fa ancora più male a noi tifosi. Siamo diventati gli zimbelli indifesi di una società Fantasma. Nutro rispetto nei suoi confronti per aver scritto ciò ma credo che dovrebbe parlare qualcuno ai vertici”. Infine: “Quel “cosa vuole insinuare?”, subdolo ed arrogante. tipica espressione di chi sa di avere sbagliato ma non vuole o non può ammetterlo. La classica coda di paglia, insomma…”.
