Sono grandi l’amarezza dell’Inter e la rabbia dei tifosi per l’eliminazione dei nerazzurri dalle competizioni europee dopo lo 0-0 di ieri sera a San Siro nella gara decisiva del girone di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. E’ chiaro che adesso il mercato di gennaio della squadra di Antonio Conte cambierà completamente: difficilmente la proprietà cinese tirerà fuori i soldi per le acquisizioni di cui si è parlato negli ultimi giorni, piuttosto è scontato che alcuni giocatori andranno via.
Su tutti, ovviamente, Eriksen, ormai primo candidato a lasciare la squadra: anche ieri Conte lo ha fatto entrare a soli cinque minuti dalla fine, probabile destinazione del danese la Premier League e per accaparrarselo potrebbe essere un North London Derby tra Arsenal e Tottenham. Anche Nainggolan, che con Conte non ha mai legato, come del resto Eriksen, è ormai sul piede di partenza e tra le tante destinazioni il belga potrebbe tornare per la terza volta al Cagliari.
E’ dato come partente anche Vecino, operato al ginocchio a luglio e mai sceso in campo finora. La quarta cessione, ma in prestito, potrebbe riguardare il giovane attaccante Andrea Pinamonti. Questo addio, unito a quello degli altri papabili sunnominati, porterebbe probabilmente all’arrivo in attacco di un vice-Lukaku di esperienza, che a Conte ancora manca.
Ma quello che è importante ora è sfoltire la rosa a gennaio, che per le competizioni rimaste all’Inter, serie A e Coppa Italia, è fin troppo ampia. Questa dovrà essere, per ora, la strategia del mercato di gennaio di Marotta e Ausilio: cedere più giocatori possibili e puntare tutto sui due obiettivi rimasti, soprattutto lo scudetto, per salvare in extremis una stagione che, ancora una volta, in Europa è stata fallimentare, quest’anno più del solito.
