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Mick Schumacher, lacrime di gioia: "Papà è sempre con me"

Ora sul suo futuro si aprono diversi scenari.

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Mick Schumacher, lacrime di gioia: "Papà è sempre con me" Fonte: ANSA

Mick Schumacher, campione di Formula 3 a 19 anni, due anni prima di papà Michael, non riesce a contenere la sua gioia il giorno dopo il Gran Premio di Hockenheim in Germania.  “E’ difficile descrivere a parole quello che sto provando – spiega il  figlio d’arte -. Sono davvero grato per quello che sto vivendo in questo momento, per vivere questo sogno. Faccio ciò che amo, quindi è riuscire a farlo bene è la miglior sensazione che uno possa avere”.

Sul padre, in coma dal dicembre 2013 dopo l’incidente di Meribel, solo poche, significative parole: “Sono orgoglioso di portare questo cognome, quando avevo iniziato mi aveva dato molti buoni consigli, li porto sempre con me“.

Mick ha dedicato la vittoria alla sua squadra, la Prema Powerteam, che è riuscita a non fargli pesare la pressione mediatica derivante dal fatto di essere il figlio del sette volte campione del mondo. “Il team mi copre le spalle, poi ci sono anche le persone con cui posso rilassarmi. Per me è stato fondamentale far fronte all’attenzione che ho sempre ricevuto e concentrarmi sulle gare e su ciò che amo. Questo è la strada giusta per fare sempre dei tempi competitivi”. Decimo a metà campionato, Schumi jr è decollato dopo la vittoria di Spa-Francorchamps, conquistando otto successi. “Abbiamo lavorato duramente per tutta la stagione, forse all’inizio dell’anno non sembrava così, ma siamo riusciti a migliorare progressivamente tutto ciò su cui abbiamo lavorato. Il team mi ha sempre supportato tantissimo durante tutto l’anno, anche nei momento più critici”.

“Sto vivendo un sogno. È difficile descriverlo a parole. Sono davvero grato a tutti. Faccio ciò che amo, quindi la sensazione migliore che si possaprovare è quella di vincere. Per me è stato fondamentale affrontare l’attenzione che ho avuto, avendo la possibilità di concentrarmi sulle corse e su ciò che devo imparare. Non c’era una situazione migliore per diventare il più veloce possibile. Il team mi ha dato una grande appoggio per tutto l’anno, anche nel momenti peggiori. Quindi sono felice del risultato e del titolo. Ma devo anche dire che gli errori che ho fatto oggi non mi sono piaciuti molto”.

E’ ancora difficile fare previsioni sul suo futuro: il ragazzo potrebbe proseguire per un altro anno nella F3 europea, oppure salire in Formula 2, alzando il livello. Più difficile, almeno al momento, l’approdo in Formula 1: l’idea è proseguire la carriera passo dopo passo, evitando di fare mosse troppo azzardate. Il team Principal della Ferrari Maurizio Arrivabene gli ha però mandato un chiaro messaggio: “Per lui le nostre porte sono sempre aperte”.

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